La Provincia al Parlamento Europeo a presentare il cortometraggio “Hakuna Matata”

Reggio Calabria. “Abbiamo consegnato il Nobel per la Pace, abbiamo anche votato per un importante dossier sui diritti umani, ma dopo avere visto questo cortometraggio abbiamo capito che il nostro lavoro diventa produttivo quando non prescinde dal vissuto umano e quotidiano, calandosi tra gli stati d’animo inclusivi del più ampio concetto del benessere sociale”. Sono le parole con le quali Enzo Rivellini, deputato ed europarlamentare, ha aperto le porte del Parlamento europeo, con sede a Strasburgo, ad una delegazione della Provincia di Reggio Calabria (che durante il periodo dal 14 al 21 ottobre è stata “Città a 12 stelle” in occasione delle celebrazioni della Settimana europea delle democrazie locali per la promozione della cultura della tutela dei diritti umani), giunta fino in Francia per presentare l’anteprima del cortometraggio “Hakuna Matata”. “In quella settimana-ha dichiarato in questi giorni dalla città francese il Presidente del consiglio provinciale Antonio Eroi- Reggio si è distinta per merito portando alto il nome della provincia con la realizzazione di un cortometraggio che è stato girato nella casa circondariale reggina. I diritti umani e la loro tutela sono un motivo imprescindibile che deve quotidianamente impegnare l’operato istituzionale delle pubbliche amministrazioni. Per farlo abbiamo preso ad esempio l’attore Salvatore Striano, reduce da dodici anni di detenzione, oggi agli onori della cronaca per fama cinematografica: il suo film (“Cesare deve morire”) è attualmente l’unico italiano candidato al premio Oscar, ha già vinto un Orso d’oro a Berlino e ben cinque David di Donatello. Lui è stato uno dei protagonisti della pellicola che ha portato in questo progetto le sue doti umane prima, e professionali poi”. L’importante documento cinematografico, tratto da una storia vera raccontata delle mogli di due detenuti, resterà ancora inedito al grande pubblico in previsione della sua presentazione ai più importanti Festival internazionali. A portare l’eccellente operato made in Reggio anche la dirigente del settore “Politiche comunitarie, giovanili e sociali” Amelia Laura Crucitti che ha dichiarato: “Le immagini del corto ci raccontano di un dolore che urla al mondo la vittoria del valore universale dell’amore, capace di oltrepassare tutte le barriere e vincere sulla morte quotidiana di chi porta il peso ogni giorno di avere sbagliato”. La giornalista Claudia Tamiro, il regista Aldo Iuliano, l’attrice Elena Fonga, il Presidente dell’associazione culturale “E20” Michele Geria, Andrette Lo Conte aiuto regia, il consigliere provinciale Michele Marcianò, la consigliera di parità Daniela De Blasio, e , in rappresentanza dell’amministrazione penitenziaria , il Direttore dell’area pedagogica della casa circondariale di Reggio Calabria Emilio Campolo sono intervenuti nelle sedi comunitarie per spiegare il lavoro svolto a Reggio durante quella settimana di ottobre che , grazie al progetto “Cinema dentro le mura”, ha prodotto un’elaborata documentazione. “Bisogna continuare su questa strada- ha affermato la consigliera di parità-perché chi sta dentro non cada nell’oblio dell’emarginazione, ma possa ricostruirsi una vita”. Sulla necessità di prestare maggiore attenzione alle famiglie dei detenuti è intervenuto Campolo: ” Al dolore dei parenti dei detenuti che si trovano a vivere situazioni spesso nuove e difficilmente sopportabili, in cella si aggiunge il dramma della vita che si ferma e degli attimi che si congelano. Due storie vere ispirate alla vita di due detenuti dell’istituto reggino, due storie tra le 440 che nella nostra casa circondariale vivono il dolore della perdita degli affetti”. Durante il pomeriggio la delegazione si è spostata presso la sede del Consiglio d’Europa, dove è stata accolta la proposta del presidente Eroi di allegare il cortometraggio come documento al ricorso che sarà presentato alla Corte europea dei diritti dell’uomo in merito alla vivibilità del sistema carcerario italiano. “Il ruolo dei rappresentanti delle istituzioni non può e non deve prescindere dai valori umani che scaturiscono dalle forti emozioni -ha concluso l’europarlamentare Rivellini -come quella che mi ha lasciato la visione di questo cortometraggio: colpisce l’obiettivo e dà una proiezione forte dello spaccato carcerario”. Il Parlamento europeo ed il Consiglio d’Europa saranno , dopo ieri, per sempre depositari del contributo reggino nel grande impegno comunitario della tutela dei diritti fondamentali dell’uomo.

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