Campagna di sensibilizzazione contro il cancro. L’Airc nelle piazze italiane con le “arance della salute”

Sabato 26 gennaio oltre 2000 piazze si colorano con migliaia di arance rosse di Sicilia, simbolo dell’alimentazione sana e protettiva contro il cancro. I volontari di AIRC, affiancati in molti casi dai ricercatori, distribuiscono migliaia di reticelle contenenti 2,5 kg di arance rosse ciascuna a fronte di un contributo di 9 euro. L’obiettivo di questa prima iniziativa dell’anno sono 3,2 milioni di euro. Questi fondi potranno garantire la continuità di oltre 500 progetti di ricerca triennali nelle più qualificate istituzioni di ricerca italiane con l’obiettivo di rendere il cancro sempre più curabile. Perché le Arance della Salute? Il 30 per cento dei tumori nasce a tavola. Le ultime ricerche hanno dimostrato la strettissima correlazione tra obesità e cancro e l’importanza della restrizione calorica per salvaguardare la nostra salute. Molte sono le novità sul legame tra metabolismo e tumori: oggi conosciamo i meccanismi che fanno sì che un determinato alimento possa favorire o inibire la comparsa della malattia. Ecco perchè dobbiamo porre sempre più attenzione a ciò che mangiamo. AIRC ha dedicato a questo tema la pubblicazione speciale “Il cibo che allena il tuo corpo” distribuita insieme alle arance: in poche pagine i nostri esperti spiegano con chiarezza gli otto meccanismi chiave con cui il cibo interagisce con le nostre cellule, in linea con le più recenti raccomandazioni in ambito nutrizionale dell’American Cancer Society. Insieme agli utili suggerimenti per una sana spesa quotidiana, trovate gustose e sane ricette studiate dallo chef Moreno Cedroni, realizzate con la redazione de La Cucina Italiana e verificate dal punto di vista nutrizionale da Anna Villarini, biologa nutrizionista dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano. Venerdì 25 gennaio – in anteprima rispetto alle piazze – studenti, insegnanti e genitori distribuiranno le Arance della Salute in circa 600 scuole grazie all’iniziativa “Cancro, io ti boccio”.

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