Vibo Valentia. Le apocalittiche dichiarazioni del coordinatore provinciale del Pd, Michele Mirabello, probabilmente suggerite se non imposte da qualche esponente avvezzo a guardare nella casa degli altri ignorando ciò che succede nella propria, palesano un certo nervosismo dovuto alla campagna elettorale e sono la riprova di una scarsa correttezza nel porre le questioni politiche. Mirabello, anziché riflettere sui fallimenti della sua parte politica e sui danni provati dalla gestione del centrosinistra in Calabria, si erge a commentatore di avvenimenti che preferisce manipolare a suo uso e consumo, senza rendersi conto di diventare ridicolo essendo rappresentante di un partito le cui vicende sono note a tutti. Il Pd non può pretendere di distrarre l’attenzione da fatti quali quelli concernenti il Monte dei Paschi di Siena o le contraddizioni con i suoi alleati o, ancora, per scendere su livelli a noi più vicini, le vicissitudini riguardanti la Provincia di Vibo Valentia, i rapporti fra le anime interne in consiglio regionale e le sconfitte registrate sul territorio. Se avesse provato a ragionare con la propria testa, Mirabello non sarebbe incorso in questa gaffe e si sarebbe occupato dei problemi del suo partito. Peraltro, i toni e gli argomenti utilizzati, destituiti di fondamento e frutto di visioni interessate, mal si addicono a chi ha il dovere di partecipare al dibattito politico con la forza delle idee e non con l’irruenza di chi è accecato dall’esigenza di screditare ad ogni costo. Quanto alla terminologia usata da Mirabello, con particolare riferimento ai ‘crolli fragorosi’, ai ‘sistemi di potere’ ed agli ‘strampalati e personali progetti di carriera’, essa potrebbe derivare dalle esperienze già vissute dai suoi compagni di cordata e dal Pd, che oggi cerca di confondere le acque e proiettare quella che è la propria immagine su altre compagini.
Nazzareno Salerno
Coordinatore provinciale Pdl Vibo Valentia