Roccella. Blitz della Guardia Costiera: maxi sequestro di reti illegali

Roccella Jonica (Reggio Calabria). A seguito di accurate indagini, i nuclei di polizia giudiziaria degli uffici circondariali marittimi di Roccella Jonica e Soverato, nell’ambito di una pianificata attività congiunta svolta a ridosso dei limiti territoriali dei rispettivi circondari, hanno proceduto al sequestro di attrezzi da pesca vietati ed in contrasto con la normativa vigente, presumibilmente utilizzati per la pesca del novellame di sardina (c.d. bianchetto).Nello specifico i militari ponevano sotto sequestro 6 reti da pesca del tipo “sciabica” e “tremaglio” pari ad una lunghezza complessiva di 1000 metri circa irrogando sanzioni amministrative per un importo pari a 4000,00 euro. Si procedeva altresì al sequestro di circa 5 kg di prodotto ittico che opportunamente analizzato dai servizi veterinari dicompetenza veniva devoluto in beneficienza ad istituti caritatevoli della zona. Uno dei pescatori di frodo tentava di eludere l’alt dei militari e di occultare gli attrezzi ed il pescato, ma di li a poco veniva raggiunto, sanzionato e querelato. “L’intervento congiunto effettuato dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica e Soverato ha inferto un duro colpo all’attività “illegale” lungo il litorale ionico. Un ulteriore operazione questa che potrebbe dare un colpo mortale alle continue attività di pesca “illegale” che si svolgono nei due circondari limitrofi e che determinano danni ingenti al settore della piccola pesca che qui è particolarmente consistente; danni legati non solo al prelievo di risorse nelle aree più pescose, ma anche alla concorrenza evidentemente sleale esercitata con la vendita del prodotto pescato presso ristoranti e dettaglianti. Si ricorda che, al di là delle conseguenze negative per la pesca professionale e della connessa evasione fiscale, la pesca illegale comporta anche rischi per la salute pubblica immettendo sul mercato prodotti che sfuggono a qualsiasi controllo dell’autorità sanitaria, con buona pace dei consumatori. Se costoro non venissero colpiti in modo esemplare, l’intera categoria vedrebbe vanificati gli sforzi verso una corretta e responsabile gestione delle risorse nella convinzione che proprio dal rispetto delle regole e dalla lotta a qualsiasi forma di pesca illegale sia legato il futuro del settore”.

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