Brancaleone (Reggio Calabria). Sono trascorsi 104 anni dalla pubblicazione del primo numero del giornale “Risurrezione” redatto a Brancaleone agli inizi del 1909. Il giornale era nato come bollettino dei paesi devastati subito dopo il terremoto che ha colpito Reggio e Messina. Aveva lo scopo di scuotere gli animi della gente vittima del sisma e fungeva da collante con i comuni della provincia di Reggio Calabria devastati e decimati dal movimento tellurico. Direttore del giornale era il medico socialista Vincenzo De Angelis, di Brancaleone, poeta e intellettuale, che grazie al suo carisma riusciva a smuovere le coscienze dei cittadini che volevano ribellarsi alla sorte che il destinato gli aveva riservato. Quindi il giornale era una libera voce in un momento di grande tragedia collettiva dove si confrontavano giovani intellettuali come Gaetano Sardiello e Gugliemo Calarco e altri meno giovani come Gaetano Salvemini. Dai loro articoli attraverso il giornale costituirono la “Giovane Calabria”, un’associazione che aveva il compito di scuotere, risvegliare gli animi e l’ambiente per una pronta ricostruzione. Nel primo numero del giornale troviamo la pubblicazione della copia della lettera che Gaetano Salvemini, colpito dalla tragedia per la perdita di due figli sotto le macerie, scrisse a Leonida Bissolati, uno dei piu’ importanti esponenti del movimento socialista italiano a cavallo tra il XI e il XX secolo. Nella sua lettera, Salvemini tra l’altro scrisse:”gli orfani che il terremoto lasciò, non devono essere allontanati dalla loro regione, e che, passato questo periodo, inevitabilmente tumultuario, debbono essere reintrodotti al piu’ presto nell’Italia meridionale. Il Mezzogiorno d’Italia per risorgere, ha bisogno dell’opera di tutti i suoi figli. E i bambini rimasti soli al mondo, nell’ultimo disastro, non devono essere scardinati dalla terra che li vide nascere, non devono diventare settentrionali, devono rimanere figli della loro patria infelice, vivere in essa. Cura nostra deve essere farne lavoratori intelligenti e onesti, in modo che ognuno di essi sia fonte perenne di bene alla propria terra”. Dal giornale è partita la campagna per il suffragio universale e la nascita della lega dei comuni e dei sindaci con la prima riunione tenutasi a Roccella jonica sotto la presidenza del cavaliere Botteri. “Risurrezione” ha avuto larga diffusione ed è stato distribuito su tutto il territorio calabrese e per abbonamento in molte città italiane e persino in America, dove i nostri connazionali non vedevano l’ora di leggere pagine che appartenevano alla loro terra natia. Anche il famoso storico Gaetano Cingari ebbe modo di citare il giornale “Risurrezione” nel volume “La storia di Reggio Calabria” sottolineando il ruolo fondamentale che il giornale ha svolto in un periodo molto difficile per il popolo calabrese. Ancora oggi, “Risurrezione” è oggetto di studio per molti studiosi di storia della nostra regione e viene citato da numerosi testi pubblicati. L’ultimo numero del giornale andato in edicola è stato il 30 maggio 1910.
Agostino Belcastro