Otto marzo. Nicolò: “Riflettere con attenzione sugli episodi di violenza femminile”

Reggio Calabria. “L’Otto Marzo è una ricorrenza che pone oggettivamente all’attenzione dell’intera società nazionale e mondiale la necessità di una approfondita riflessione sul ruolo e la condizione della donna, sui rapporti sociali di genere”. Lo afferma in una dichiarazione il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. “E’ un giorno che necessita di essere ricordato ben oltre gli aspetti gioiosi dell’appuntamento, inducendoci a ripensare e leggere con attenzione i fenomeni di violenza che si consumano quotidianamente in Italia, spesso con esiti drammatici di cui sono destinatarie le donne. Non è infatti – dice Alessandro Nicolò – un caso che il termine ‘femminicidio’ sia entrato nel lessico quotidiano comune, ma è altrettanto grave che la violenza contro le donne si consumi dentro le mura domestiche e che riguarda dinamiche non solo riconducibili alle classi sociali più incolte e meno abbienti, anzi, guardando i dati, interessano le classi medie, ceti professionali. Situazioni in cui le donne tacciono non certo per amore, ma per salvaguardare la serenità dei figli, preferendo così di soffrire in silenzio pur di non dividere i nuclei familiari. Una straordinaria prova di forza e non di debolezza, che nessuno può più accettare, nè singolarmente, né come sistema di relazioni sociali e culturali. Tante cose – aggiunge l’ On. Alessandro Nicolò – dopo la rivoluzione rosa degli anni ’70 si davano ormai per acquisite, invece, stiamo scoprendo, giorno dopo giorno, quanto sia difficile il cammino verso la consapevolezza di un’autentica parità di genere che non può essere letta come una forma di ‘concessione’ alle donne. L’universo femminile – lo dicono i profili statistici delle grandi democrazie nord europee – è parte costitutiva essenziale delle società più evolute. Anzi, è quel valore aggiunto che fa la differenza con quei Paesi che denunciano una stasi culturale rispetto ad un utilizzo pieno e responsabile delle donne in ogni settore della società: dalla politica, all’economia, alle professioni, alla ricerca scientifica. Si tratta di questioni ineludibili che l’Italia deve affrontare altrimenti si trasformeranno in pesante zavorra che impedirà una crescita armoniosa più civile e moderna del nostro paese”.

Exit mobile version