Indennità di risultato al dirigente Arssa. Trematerra interviene sull’interpellanza di Guccione

Catanzaro. L’assessore regionale all’agricoltura, foreste e forestazione Michele Trematerra, interviene nel merito dell’interrogazione del consigliere regionale Carlo Guccione, diretta al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, sull’indennità di risultato corrisposta al dirigente dell’Arssa. L’interpellanza – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – per sapere “se nel gennaio del 2013 è stata corrisposta ai dirigente dell’Arssa, per gli anni 2011 e 2012, una “indennità di risultato” pari a circa quarantamila euro ciascuno per ogni anno e se tale indennità poteva essere loro riconosciuta trattandosi, nello specifico, di un’azienda in liquidazione ormai da sei anni”, interviene con la seguente precisazione. “Le somme indicate dal consigliere Guccione – afferma Trematerra – non sono state assolutamente corrisposte per gli anni 2011-2012 ai dirigenti dell’Arssa. Si tratta di somme che, fra l’altro, non trovano neanche riscontro nelle norme contrattuali, che prevedono, invece, indennità annuali lorde, a seguito di valutazione positiva dell’attività del Dirigente al 100%, per un massimo di euro 20.000 per dirigente di settore (che coordina l’attività di circa 200 dipendenti). E neanche queste somme sono state corrisposte ai dirigenti dell’Arssa che, pertanto, negli anni in questione, non hanno percepito indennità alcuna. Nel ringraziare il consigliere Guccione per la sua costante attenzione, benché disinformata, colgo l’occasione per ricordargli che l’Arssa è stata, con improvvida decisione di una Giunta regionale di centro sinistra, quindi da egli stesso sostenuta, posta in liquidazione con la Legge Regionale n. 9 del 2007, e che solo la pervicace attività della Giunta Scopelliti ha consentito di farla uscire da quel tunnel nel quale era stata lasciata”.

Exit mobile version