Reggio Calabria. Con riferimento a notizie di stampa tendenti ad assimilare a quelle della precedente Amministrazione le scelte della Commissione in materia di reazione ad accertati tentativi di infiltrazione criminale nella compagine del socio privato delle società miste Multiservizi e Leonia, si precisa quanto segue. Nell’aprile e successivamente nel novembre 2011 apparvero notizie di stampa su indagini giudiziarie in corso aventi ad oggetto la gestione della Multiservizi. Nel luglio 2012 pervenne l’informativa interdittiva antimafia che accertava l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa nel socio privato e quindi la ricorrenza dei presupposti statutari per lo scioglimento di diritto della società. La precedente amministrazione comunale dichiarava lo scioglimento di diritto della società autorizzandone la prosecuzione dell’attività fino al 6.3.2013 senza che, contestualmente, risulti la predisposizione di misure dirette ad assicurare la sostituzione del gestore del servizio. A ciò ha provveduto questa Commissione tentando di sostituire alla Multiservizi una nuova società a totale partecipazione comunale attraverso la presentazione, nell’ottica di un rinnovamento radicale nonché di una razionalizzazione dei costi, un piano di ristrutturazione societaria che non è stato tuttavia autorizzato. Di qui l’immediata adozione di altre misure dirette a garantire questa volta, unitamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali, l’urgente affidamento dei servizi ad altri operatori, e la limitazione dell’ulteriore esercizio provvisorio della Multiservizi al brevissimo periodo di due mesi al solo fine di assicurare, per il tempo strettamente indispensabile all’entrata in vigore delle predette misure, la continuità dei servizi. A seguito delle notizie di stampa dell’ottobre 2012 concernenti le indagini giudiziarie in corso sulla gestione della Leonia, questa Commissione ha immediatamente e integralmente sostituito il consiglio di amministrazione della Leonia e in particolare l’amministratore delegato della società. Per effetto dell’informativa interdittiva antimafia ora pervenuta, che ha accertato l’esistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa nel socio privato e quindi la ricorrenza dei presupposti statutari per lo scioglimento di diritto della società, questa Commissione non si è limitata a deliberare la presa d’atto dell’avvenuto scioglimento di diritto della società, ma con delibera del 13.3.2013 ha formulato atto di indirizzo al dirigente del settore qualità ambientale perchè, nelle more del perfezionamento di un più ampio studio sulle future modalità di gestione del servizio, venga comunque bandita, il che avverrà presumibilmente entro due mesi, la gara per un affidamento provvisorio del servizio stesso ad altro operatore. Ne consegue che l’eventuale esercizio provvisorio assentito dall’assemblea di Leonia dovrà essere contenuto, nonostante la maggiore complessità e delicatezza del servizio assicurato, nei limiti dello stretto indispensabile, il tutto senza pregiudizio per la tutela dei livelli occupazionali. Si ritiene che la rappresentata contestuale adozione di misure urgenti dirette ad individuare un nuovo soggetto gestore dei servizi già affidati alle società scioltesi per effetto delle accertate infiltrazioni, non consenta, in alcun modo, di equiparare le scelte operate dalla Commissione con quelle assunte dalla precedente amministrazione.
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