Reggio Calabria. Sebbene in calo, l’eroina è la droga più consumata a Reggio e provincia davanti alla cocaina mentre sono in aumento i giovani che ne fanno uso. Sono questi i dati allarmanti emersi nel corso della giornata di studi promossa dall’Ordine dei Medici della Provincia di Reggio Calabria avente ad oggetto “Uso della cocaina e lesioni distruttive facciali”. Ad aprire i lavori, introducendo il tema di giornata, è stato il coordinatore della Commissione formazione ed aggiornamento dell’Ordine dei medici reggino, Antonino Zema che ha poi passato la parola per un saluto al presidente dell’ente ordinistico, Pasquale Veneziano. Il primo intervento è stato dello psichiatra, Carlo Biazzo, che si è soffermato sulle linee di indirizzo e sul coinvolgimento dei medici specialisti negli interventi di prevenzione. Quindi il Direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asp 5, Caterina De Stefano ha sottolineato come erroneamente il concetto di dipendenza “viene limitato alle droghe, quando in realtà esso vada riferito a qualunque comportamento che sia associato ad un bisogno disperato, ad un sollievo temporaneo, a conseguenze negative a lungo termine nonché ad una incapacità a controllarne l’uso sicché coloro che si promettono di smettere non sono in grado di farlo. Ne consegue che esistono molte più dipendenze di quelle legate alle droghe, ovvero da potere, da lavoro, da videogiochi ecc”.
“Il vero problema medico, pertanto, – ha aggiunto Caterina De Stefano – è cercare di capire cosa rende le persone predisposte alle dipendenze. La sfida attuale da affrontare, per i dipartimenti delle dipendenze, è quella di intercettare precocemente, coloro che sono predisposti”. La sociologa, Caterina Annamaria Caridi, ha evidenziato come il fenomeno dell’uso degli stupefacenti, nella città di Reggio Calabria, sia in linea con il resto dell’Italia. Giovanni Spanò, Primario di Otorinolaringoiatria presso l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria, ha evidenziato come sia “necessario che gli specialisti individuino nelle prime fasi gli utilizzatori di cocaina per indirizzare i genitori, se minorenni, verso le strutture preposte, o convincerli, se maggiorenni, circa i gravi danni alla salute che l’uso di questo stupefacente comporta”. Sara Varco, dirigente sociologa del Dipartimento delle Dipendenze dell’Asp reggina, ha parlato del progetto “Non è mai troppo presto”.
“Si tratta di un progetto – ha rimarcato Sara Varco – rivolto ai minori che si accostano alle sostanze stupefacenti. Il progetto promuove l’attivazione di counseling, supporto educativo e drug test. Inoltre, il Dipartimento delle dipendenze, oltre alle attività di supporto, alle famiglie, agli insegnanti, ed ai soggetti interessati, mira a ridurre i tempi di latenza affinché i giovani possano essere informati ed arrivino presso il nostro servizio prima che la situazione sia conclamata”. Filomena Salvadori, Dirigente medico psichiatra presso l’Asp reggina, ha disquisito sulle “malattie che entrano in diagnosi differenziale con le lesioni da cocaina” mentre Salvatore Vita, medico di base, ha relazionato sul tema delle “indicazioni per i medici di medicina generale”.
Ordine dei Medici della Provincia di Reggio Calabria