Bovalino (Reggio Calabria). Anche il Comitato Ambiente “Costa dei Gelsomini” di Bovalino aderisce alla campagna “Legge Rifiuti Zero” al fine di sensibilizzare i cittadini sulla criticità legata ai rifiuti solidi urbani. Ne ha dato notizia la geologa Liliana Ielasi, presidente del Comitato cittadino. La Ielasi è un’ambientalista convinta delle proprie idee che, da alcuni anni, è sempre in prima linea per perseguire obiettivi e misure atte a garantire che il territorio in cui vive ed opera non diventi una perenne discarica con gravi ripercussioni su tutto l’ecosistema. Questo perché, al giorno d’oggi, cresce a dismisura la quantità di rifiuti industriali e domestici non adeguatamente smaltiti. Infatti, recenti statistiche hanno accertato che ogni anno, nei paesi dell’Unione Europea, vengono prodotte oltre 20 miliardi di tonnellate di rifiuti a fronte di impianti di smaltimento sovente obsoleti e inadeguati, con tutte le immaginabili conseguenze sia sul piano igienico generale che su quello dello spreco di preziose risorse. Eppure, già oggi esistono sistemi per produrre sempre meno rifiuti e per riciclare quelli che vanno a finire in discariche ormai insufficienti o, sbrigativamente, in quelle abusive se non addirittura in grossi inceneritori che ammorbano ed inquinano l’aria peggio degli impianti industriali. Ecco perché è sorto il Comitato promotore nazionale per la proposta di legge di iniziativa popolare “Rifiuti Zero” che è composto da circa 150 organizzazioni in diciotto regioni diverse con associazioni nazionali importanti come “Rete Zero Waste Italy”, Associazione Comuni Virtuosi, Associazione Nazionale della Pubblica Assistenza, ecc. Come ampiamente diramato nel suo comunicato, la Ielasi scrive che “le finalità generali del disegno di legge si fondano sulle seguenti linee direttrici: far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta; rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986; rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti; assicurare l’informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti; riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000; recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98CE; recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali”. La Ielasi è convinta che per perseguire le suddette finalità, il progetto di legge contiene una serie di misure finalizzate a: “ promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo; spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo; contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali; ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l’incenerimento; sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale per il reato di danno ambientale; dettare le norme che regolano l’accesso dei cittadini all’informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti.” Infine, l’augurio dell’ambientalista e quello che il messaggio arrivi “ai nostri amministratori e che al più presto venga finanziato un centro di riciclo come quello di Carla Poli. Lei, oltre ad essere scesa in Calabria mesi fa, ha anche valutato le ottime potenzialità del sito la Cottura di Bovalino che ben si presta alla realizzazione di un centro come quello di Vedelago(TV)”. Alla luce di queste considerazioni appare oltremodo percorribile la proposta di legge “Rifiuti Zero” anche perché, in questo periodo, con la chiusura di alcune discariche della Locride, il problema spazzatura sta assumendo una proporzione devastante sempre più. I Comuni della Riviera Jonica sono sommersi dalla spazzatura e non si intravedono all’orizzonte spiragli per l’eliminazione della criticità.
Agostino Belcastro