Reggio Calabria. “L’approvazione della legge sugli Lsu-Lpu consente finalmente di dare respiro ai quasi 5.000 lavoratori dell’intero bacino che, fino ad oggi, hanno assicurato, in diversi settori, servizi di primaria importanza”. E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera che “plaude all’impegno assunto stamani dalla Conferenza dei capigruppo teso ad individuare un percorso condiviso all’insegna della responsabilità e della certezza dell’operato e che ha trovato forma e sostanza in un provvedimento ad hoc approvato dal Consiglio regionale”. Secondo Nucera “si è posto oggi un importante tassello per avviare a soluzione una questione delicata e complessa con l’individuazione degli strumenti necessari atti a garantire la copertura finanziaria degli oneri, assicurando così ai lavoratori stipendi ed emolumenti in atto sospesi. Una vera boccata d’ossigeno per i lavoratori e le loro famiglie rispetto ad una situazione di disagio che poteva degenerare in allarme sociale considerato il numero di cittadini calabresi interessati dalla vicenda che aveva destato preoccupazione e ansia diffuse. La misura di legge assunta oggi dal Consiglio regionale – sottolinea l’esponente politico – consentirà di mantenere, da ora fino alla conclusione del mese di luglio, le convenzioni esistenti. Una risposta doverosa nei confronti del precariato Lsu-Lpu, frutto anche del lavoro di concertazione condotto con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, (dopo la sentenza n.18 della Corte Costituzionale che dichiarava l’illegittimità dell’art.55 della legge regionale n.47 2011, relativa all’attuazione del Piano di stabilizzazione del personale). La norma transitoria licenziata colma così il vuoto legislativo e dà continuità ai rapporti di lavoro. Adesso, dopo aver superato la fase emergenziale – conclude il segretario-questore – possiamo guardare con maggior fiducia al futuro, lavorando tutti assieme per rendere più forte e competitiva la nostra regione ed avviando quelle necessarie politiche di sistema destinate all’occupazione e agli investimenti”.
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