Reggio Calabria. “Se c’è chi ignora le leggi, non è certo il Consiglio regionale, ma il sindacalista della Uil Roberto Castagna, che se si fosse preso la briga di visitare il sito web del Consiglio, si sarebbe accorto che la Legge regionale n. 1/2013 sui tagli ai costi della politica (che si somma agli altri provvedimenti approvati nel 2012), riporta puntualmente l’indennità percepita dai consiglieri regionali. Indennità che non sono le più alte d’Europa, in quanto obbligatoriamente equiparate alle altre Regioni italiane”. E’ quanto afferma, all’unanimità, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, dopo aver preso visione delle accuse mosse. “Le esternazioni improvvide e a dir poco superficiali sui costi della politica da parte di Roberto Castagna – aggiungono i membri dell’Ufficio di Presidenza – scivolano nel più bieco populismo caratterizzato, tra l’altro, da autentica malafede, se si considera che il sindacalista in questione non si è insediato di recente nella carica e che, quindi, su alcuni aspetti delle sue gratuite accuse mente sapendo di mentire. Respingiamo in toto e nel merito, punto su punto, le farneticanti asserzioni del segretario della Uil. Se avesse voluto rispettare la verità sostanziale dei fatti, il sindacalista della Uil avrebbe dovuto precisare che il Consiglio regionale della Calabria ha anticipato, su diversi aspetti di un certo peso, le altre Regioni. Rileva, ancora, puntualizzare che, contrariamente a quanto afferma il sindacalista della Uil, il Presidente del Consiglio regionale della Calabria non dispone, per le spese di rappresentanza, di 700mila euro annue ma, al contrario, di 150mila euro annue (come previsto nel bilancio di previsione 2013, approvato nel dicembre 2012) e che l’operazione tagli ai costi della politica, messa in atto da tempo dal Consiglio regionale, ormai più volte ed in più sedi documentata, se non richiede elogi (si pensi, per esempio, che rispetto all’indennità, omologata per i consiglieri regionali italiani, i consiglieri della Calabria sopportano, a causa della lontananza delle sedi della Giunta e del Consiglio ubicate in due città diverse, costi oggettivamente più gravosi) di sicuro non teme contraddittori. Massimo rispetto per il ruolo fondamentale sociale del sindacato, ma sarebbe più opportuno che il segretario della Uil, nella carica da tempo immemore, ricercasse visibilità nella difesa dei giusti diritti dei lavoratori piuttosto che agitare pregiudizi contro la politica e le Istituzioni. Pertanto, considerato che, nonostante chiarimenti ed esaustive spiegazioni sugli sforzi compiuti dal Consiglio regionale per razionalizzare la spesa e rendere più efficiente l’apparato amministrativo, c’è ancora chi persiste nel gettare fango con affermazioni che screditano immotivatamente Istituzioni democratiche e rappresentative come le Assemblee legislative – in cui sono presenti tutte le opzioni politiche e culturali espresse dalla Calabria – l’Ufficio di Presidenza, al fine di affermare la verità ed impedire di incattivire il clima istigando i cittadini contro le Istituzioni e contro coloro che le rappresentano – non esiterà a tutelare la reputazione dell’Assemblea legislativa regionale nelle sedi più appropriate”.
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