Crotone. Arrestato per maltrattamenti in famiglia

Crotone. Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato, Squadra Volante, ha tratto in arresto F.F., classe 1976, residente in Crotone, per il reato di maltrattamenti in famiglia. Nello specifico, alle ore 11 circa, la locale Sala Operativa inviava gli equipaggi della Squadra Volante per segnalazione giunta da una donna, la quale riferiva di aver subito l’ennesima aggressione da parte di suo figlio F.F., soggetto già noto agli operanti. Giunti sul posto gli operatori riscontravano la presenza di F.F., in evidente stato di agitazione, e entrambi i genitori fortemente scossi da quanto stava accadendo. Alla vista della Polizia, i genitori richiedevano immediatamente aiuto per allontanare il figlio in quanto stanchi e impauriti dei continui maltrattamenti subiti negli ultimi anni. Riferivano altresì, in maniera concitata, l’ennesima aggressione subita, accusando il figlio di aver sferrato numerosi calci all’indirizzo del padre che gli provocavano delle lesioni ed il lancio di un secchio colmo d’acqua all’indirizzo della madre. Nella circostanza, l’abitazione risultava a soqquadro, tutti gli ambienti fortemente danneggiati negli arredamenti e nelle suppellettili. Si notava specificamente un grosso foro alla porta d’ingresso, nella sua parte inferiore destra; i serramenti di tutte le porte degli ambienti risultavano manomessi e, nel locale cucina, vi erano delle arance spappolate sul pavimento, oltre a numerosi utensili da cucina. Il personale delle Volanti intervenuto provvedeva, immediatamente, a immobilizzare il F. F., autore del fatto ed a riportare alla calma i congiunti. Giova precisare, altresì, il perseverare della condotta criminosa di F. F., il quale, negli ultimi anni, è stato spesso autore di maltrattamenti nei confronti degli anziani genitori. Si procedeva pertanto, attesa la gravità dei fatti e la reiterazione della condotta violenta all’arresto di F.F., del quale veniva informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone il quale disponeva contestualmente la traduzione presso la locale Casa Circondariale.

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