Reggio Calabria. “I toni trionfali della presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità a proposito della presentazione di un progetto di legge di iniziativa popolare sulla doppia preferenza di genere sono del tutto inopportuni e tradiscono una scarsa considerazione per il lavoro del Consiglio regionale”. E’ quanto afferma il consigliere di Italia dei Valori, Mimmo Talarico che aggiunge: “Vorrei ricordare alla Dott.ssa Cusumano che dal 2011, nonostante i numerosi appelli alla calendarizzazione, giace del tutto inevasa, presso la segreteria del Consiglio regionale, una proposta di legge di iniziativa del gruppo consiliare regionale dell’Idv che mi vede primo firmatario, che prevede l’introduzione della doppia preferenza di genere nel nostro ordinamento, per favorire, in condizione di uguaglianza, l’accesso delle donne alla carica di consigliere regionale. E’ davvero grave – prosegue Talarico – che a distanza di due anni – mentre il nostro progetto di legge è ancora ai nastri di partenza, e nonostante l’offerta di condivisione dello stesso rivolta alla Commissione presieduta dalla Dott.ssa Cusumano ed agli altri gruppi politici di maggioranza e minoranza – si annunci il deposito di un testo del tutto assimilabile a quello da noi presentato, il cui iter di formazione, peraltro, ha avuto inizio, per dichiarazione della stessa Cusumano, esattamente un anno dopo. Beninteso – precisa – non è solo una questione di primogenitura. Piuttosto è un problema che attiene al corretto rapporto tra organi ed Istituzioni nell’ambito dell’ordinamento regionale ed al normale loro funzionamento. Alla luce di questa nuova iniziativa legislativa, il sospetto che la mancata calendarizzazione del nostro progetto di legge non sia stata casuale è, a questo punto, più che fondato” – afferma il consigliere regionale. “Ecco perché – conclude l’esponente politico di Idv – mi rivolgo formalmente al presidente Talarico perché dia subito spiegazioni pubbliche in merito. Spieghi perché un progetto di legge depositato alla segreteria dell’Assemblea nel marzo del 2011 ancora è lì, senza che sia ancora iniziata nemmeno la prima istruttoria”.