Mafia. Confisca record della Dia, operazione interessa anche Lombardia, Lazio e Calabria

Palermo. L’operazione di mega-confisca della D.I.A., che, oltre la Sicilia, sta interessando le regioni della Lombardia, del Lazio e della Calabria, colpisce i beni formalmente riconducibili al “re del vento” Vito Nicastri, alcamese, cinquantasettenne, personaggio leader nel settore della produzione alternativa dell’energia elettrica, segnatamente fotovoltaico ed eolico.
Vito Nicastri è stato coinvolto in numerose vicende, anche di natura penale, unitamente a qualificati esponenti mafiosi, relazionandosi con soggetti organici a “cosa nostra”. La sua contiguità, consapevole e costante, agli interessi dell’associazione mafiosa, che ha favorito la trasformazione del Nicastri da semplice elettricista a “sviluppatore”, figura imprenditoriale tipicamente italiana, connessa allo sfruttamento dell’energia da fonte eolica, facendogli assumere una posizione leader a livello nazionale nello specifico settore, lo fanno ritenere prestanome del noto latitante Matteo Messina Denaro.

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