Gentile Direttore,
Le scrivo per segnalarle un grave disservizio nel Centro per l’Impiego della Provincia di Reggio. Anzi, più che di un disservizio, si tratta di un mancato servizio alla comunità. Lo scorso ottobre ho partecipato al Salone dell’Orientamento organizzato dalla Provincia, durante il quale sono stati presentati i molteplici servizi per l’utenza offerti dai Centri per l’Impiego: informazione e orientamento, supporto nella ricerca di lavoro, consulenza d’impresa, sostegno nel percorso professionalizzante. Tutto falso. Dopo le vacanze natalizie, mi sono recata per ben quattro volte presso il Centro per l’Impiego della nostra città e mi è stato detto che non ci sono dipendenti che svolgono il servizio di orientamento. Sono stata invitata ripetutamente a riprovare nell’arco di qualche settimana, e l’ho fatto. Dopo tre mesi mi sono stancata, ed ho deciso di denunciare alla stampa. Perché è stato organizzato un Salone dell’Orientamento per presentare servizi che in realtà non esistono? Si è solo trattato di una passerella di politici in bella mostra, che millantavano qualcosa che non esiste! Un atteggiamento gravissimo soprattutto in una città affamata di lavoro come Reggio. Mi sono presa la briga di visitare i siti web di qualche altro centro per l’impiego del nostro Paese. Anche qui la differenza è notevole: sono ricchi di news, elenchi di proposte di colloquio di lavoro, aggiornamenti di normative aziendali. Inoltre, ho fatto qualche telefonata per verificare se lì esistessero questi fantomatici servizi di cui, purtroppo, a Reggio ho solo sentito parlare. Esistono davvero. Ho parlato per telefono con orientatori di Reggio Emilia, Cosenza (dunque la Calabria non è tutta uguale per fortuna!), Roma, Firenze, Brescia. Perché io, alla ricerca della mia prima occupazione, laureata col massimo dei voti, cresciuta in una famiglia che paga da sempre onestamente le tasse, non ho diritto di usufruire di un servizio che la legge mi riconosce? La risposta è semplice: perché vivo a Reggio Calabria.
Rita Cotroneo