Reggio Calabria. Sono trascorsi solo pochi giorni dal drammatico gesto compiuto dall’imprenditore di Lipari, Edoardo Bongiorno, morto suicida in seguito alle difficoltà economiche che hanno colpito la sua attività. «La vicenda dello storico operatore turistico siciliano offre la visione purtroppo più spietata di quali siano le reali condizioni in cui versa il settore alberghiero nel nostro Paese. E nel Mezzogiorno, in particolare, la situazione sta precipitando paurosamente verso una crisi sempre più profonda». È questa l’amara riflessione di Giuseppe Nucera, presidente della sezione Turismo di Confindustria Reggio Calabria, in merito alla triste vicenda avvenuta sull’altra sponda dello Stretto. È stato solo uno dei tanti episodi che, da tempo, scandiscono la Spoon river del tessuto produttivo italiano: la tragica fine di una coppia di coniugi marchigiani ne è l’ultima atroce testimonianza.
«Il gesto di Bongiorno – prosegue Nucera – al di là delle drammatiche implicazioni sotto il profilo umano rappresenta un preoccupante campanello d’allarme sui cui tutti, operatori, istituzioni e opinione pubblica, siamo chiamati a riflettere. In Calabria il settore alberghiero, come sta accadendo in tutta Italia, registra dati preoccupanti per il calo delle presenze turistiche legato alla crisi economica. Accanto a questo dato, rileviamo a livello nazionale la totale assenza di un’attività di programmazione che, insieme alla rimodulazione in senso più equo del regime fiscale, rappresenta uno dei principali punti di partenza per il rilancio dell’intero comparto».
«Sotto questo profilo, nell’ambito dello scenario regionale – continua Nucera – il territorio reggino è il più penalizzato dall’attuale congiuntura negativa. L’istantanea della nostra provincia mostra infatti un quadro d’assieme a dir poco sconfortante, in cui le strutture ricettive sono costrette a operare quasi esclusivamente nel periodo estivo. La conferma di questa tendenza l’abbiamo avuta di recente, in occasione delle festività pasquali, nel corso delle quali le imprese del settore alberghiero hanno dovuto ancora una volta fare i conti con una drastica contrazione dei flussi».
«Per far fronte a questo stato di cose – evidenzia Nucera – specie in un momento di scarsa incidenza delle rappresentanze politiche nazionali, occorre che gli attori istituzionali a cui spetta il compito di amministrare il nostro territorio compiano un ulteriore sforzo per rivitalizzare l’intero settore turistico. Confindustria riceve quotidianamente gli appelli accorati degli operatori del territorio reggino che storicamente, peraltro, devono fare i conti con delle enormi difficoltà sul piano infrastrutturale. Quegli stessi appelli – conclude il responsabile del settore Turismo dell’associazione di via Torrione –, prima che il contesto sociale venga sconvolto da nuovi drammi, vorremmo che fossero presto tradotti in iniziative concrete. Agli interlocutori politici chiediamo l’avvio di una nuova costruttiva fase di confronto e proposta che attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti del settore turistico possa davvero dare un segnale di speranza a un comparto su cui il territorio reggino deve necessariamente scommettere per il proprio futuro».
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more