Brancaleone (Reggio Calabria). Approvato dalla Giunta Comunale di Brancaleone il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, a carattere provvisorio e transitorio, per il periodo 2013/2015 ai sensi della Legge 6 novembre 2012 n. 190, recante le disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione. Il Piano è stato predisposto dal Segretario Comunale dottor Rodolfo Esposito in qualità di Responsabile del Servizio di prevenzione della corruzione, nelle more delle intese assunte in sede di Conferenza unificata per procedere alla stesura definitiva ed alla approvazione del Piano. Il documento si compone di 15 articoli e riscontra, in relazione al livello di rischio, le misure di contrasto già utilizzate che sono rappresentate da procedimenti a disciplina forzata, controlli specifici, particolari valutazioni al tempo stesso dei risultati raggiunti, particolari misure nell’organizzazione degli uffici e nella gestione del personale addetto, particolari misure di trasparenza sulle attività svolte. In particolare, nel piano, sono state individuate le attività esposte al rischio di corruzione indicando l’ufficio coinvolto ed il grado di rischio cui si va incontro. Per comodità del lettore, riportiamo a grandi linee, quali potrebbero essere le attività, incluse nel piano, soggette a rischio corruzione: attività nelle quali si sceglie il contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; concorsi e procedure selettive, progressioni di carriera; materie oggetto di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi; materie oggetto del codice di comportamento dei dipendenti dell’Ente; rilascio permessi a costruire e autorizzazioni; strumenti urbanistici e di pianificazione di iniziativa privata; rilascio autorizzazioni allo svolgimento di attività di vendita su aree pubbliche; attività di accertamento e verifica della elusione ed evasione fiscale ed altro. Infine, il Responsabile del servizio anticorruzione nel predisporre il piano triennale ha evidenziato quali sono gli elementi basilari affinché il piano stesso possa risultare aderente ai principi della normativa vigente. Essi sono: il piano della formazione; i meccanismi di attuazione e controllo delle decisioni idonei a prevenire il rischio di corruzione; obblighi di trasparenza; compiti del responsabile della prevenzione della corruzione; compiti dei dipendenti e dei responsabili delle posizioni organizzative; compiti dell’Organismo di valutazione; responsabilità; segnalazione delle condotte illecite. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione, quindi, rappresenta un ulteriore tassello per rendere pienamente operativa la lotta al malcostume e al malaffare all’interno dell’Amministrazione Comunale dove i principi di trasparenza, regole e comportamenti devono essere alla base di una efficace prevenzione alla corruzione.
Agostino Belcastro