Brancaleone (Reggio Calabria). Sono in molti a credere che la Calabria possa uscire da questo stato di torpore in cui si trova. E’ una terra condizionata da tanti problemi e mille contraddizioni che la relega in una posizione non invidiabile nella scala dei valori economici e sociali delle regioni d’Italia. Chi ci crede in un suo cambiamento è Saverio Ciccarelli il quale con un libro da titolo “Calabria positiva” mette in luce quali sono le peculiarità e gli aspetti più significativi per un suo rilancio sul piano socio-economico-turistico e culturale. E’ un libro ben costruito e di facile consultazione, di qualche anno fa, edito dalla Casa editrice Meligrana Giuseppe, Tropea(VV),nel quale viene richiamata l’attenzione della gente di Calabria che esistono le soluzioni per credere che può farcela per affermarsi in tutti i sensi. A proposito, il noto giornalista Pantaleone Sergi, nel presentare il libro di Saverio Ciccarelli, avvocato, giornalista pubblicista(ex corrispondente di quotidiani)e direttore del mensile “La Piazza” e socio fondatore dell’Accademia degli Affaticati di Troppa, tra l’altro, scrive:”…sa di una sfida culturale e merita di essere letto e discusso a voce alta. L’autore propone, infatti, una lettura della Calabria con i suoi problemi e i suoi valori e lo fa senza complessi convinto com’è, e come dimostra, che una “Calabria positiva” c’è e può vincere su quella Calabria che, diciamocelo pure, ha fatto molto per alimentare il pregiudizio antico di cui abbiamo detto. Operazione non semplice che però è tentata con successo”. E ancora:”Il viaggio di Ciccarelli parte da lontano, dalla conformazione morfologica e oceanografica della Calabria per capirne le vere origini, per poi proseguire con l’analisi del patrimonio storico, artistico, religioso e civile della regione. Senza tacere sui suoi problemi più antichi e radicati, come l’invasività della criminalità organizzata, ma soffermandosi soprattutto su quello che c’è di buono e di positivo. Proprio a quella “Calabria positiva” fa riferimento l’autore in questo libro, che si fa forte di tante esperienze umane e imprenditoriali di successo e di qualità per indicare le realtà da valorizzare e la strada da seguire”. L’opera di Ciccarelli si avvale anche della nota critica di Annarita Castellani. Il libro è stato anche recensito da Ettore Bruni, di Brancaleone, ex preside nei Licei a Pisa, critico letterario e autore di testi scolastici, sulla rivista trimestrale “Calabria Sconosciuta”. Scrive Bruni: “Una rigorosa e appassionata analisi complessiva sulla situazione calabrese per quanto riguarda i “miglioramenti realizzati” e le “novità che fanno ben sperare”, con uno sguardo in profondità, e sempre attento a quello che è stato il passato calabrese. Interessanti puntualizzazioni riguardano la storia della Calabria esaminata nelle sue culture remote e recenti e nei loro nodali punti di riferimento. Un testo scritto con rigore di scrupoloso cronista, animato da affetto per la sua terra. Un affetto che è sottolineato dalla dedica in prima pagina “Ai tanti calabresi sparsi per il mondo perché, ovunque si trovino, siano sempre orgogliosi delle loro origini e facciano qualcosa di buono per la nostra terra”. Un libro che sa di sfida culturale e che propone una particolare lettura della Calabria, con i suoi problemi ma anche con i suoi valori, con le sue origini, con la sua storia, con il suo presente e il suo passato, con le sue potenzialità. Una attenta analisi del suo grande patrimonio storico, artistico, civile e religioso della regione. Senza però tacere sui suoi problemi, antichi e radicati, esaminati con attenzione. Ma è su quella che risulta essere una “Calabria positiva” che intende fare riferimento l’autore, e che si fa forte di tante positive vicende umane e imprenditoriali di successo, esaminate per indicare la realtà da valorizzare e la “strada da seguire”. Concludendo, Bruni ha osservato:” C’è una Calabria da scoprire perché spesso sconosciuta, soprattutto a chi viene da fuori regione. Una Calabria che è “terra di accoglienza”.
Agostino Belcastro