Reggio Calabria. Il consigliere regionale Giuseppe Giordano ha depositato una interrogazione a risposta immediata sul finanziamento di euro 3,3 milioni all’autorità portuale di Gioia Tauro da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Nell’interrogazione si fa riferimento al decreto ministeriale che ripartisce oltre 80 milioni di euro tra le Autorità Portuali che hanno utilizzato, come previsto dalla normativa , almeno l’80% dei finanziamenti ottenuti alla data del 31 dicembre 2009 per la realizzazione di opere infrastrutturali. L’esponente regionale sottolinea come destinatari di tali risorse sono i porti di Genova, Savona, Gioia Tauro, Cagliari e Civitavecchia e nello specifico a Genova andranno 20 milioni di euro quale cofinanziamento dell’Accordo di programma del 28 luglio 2011 per l’area industriale di Sestri; 25 milioni a Savona per il completamento della Piastra multifunzionale di Vado; 33 milioni a Civitavecchia, in tranche annuali a partire dal 2013 e fino al 2021, e destinati all’infrastrutturazione del porto commerciale di Gaeta. Come compensazione dei minori introiti derivanti dall’azzeramento delle tasse di ancoraggio sono stati riconosciuti infine 3,3 milioni di euro a Gioia Tauro e circa 1 milione a Cagliari.Il consigliere regionale sul punto rimarca come l’emanazione del provvedimento di riparto è giunta dopo una complessa istruttoria coordinata dal Vice Ministro Mario Ciaccia,che ha coinvolto anche il Cipe e le regioni interessate e la valutazione delle risorse stanziate indica come l’infrastruttura gioiese abbia usufruito di un finanziamento di gran lunga inferiore rispetto alle altre realtà portuali della penisola. Su questi presupposti l’interrogazione presentata intende avere chiarimenti sui criteri utilizzati nella relativa istruttoria per la ripartizione dei fondi e le motivazioni che hanno determinato l’esiguità del finanziamento a favore dell’area portuale di Gioia Tauro,se l’Ente Regione abbia fatto valere, durante l’istruttoria, tutti le problematiche afferenti al porto di Gioia Tauro e se tali parametri siano stati utilizzati nei criteri di ripartizione, tenuto conto anche della grave crisi occupazionale che si è abbattuta sui lavoratori portuali. In tale direzione Giordano chiede quali iniziative si intendono intraprendere per sostenere e riaffermare, nell’ambito delle risorse nazionali da ripartire tra le strutture portuali attraverso lo specifico Fondo, criteri più equi e coerenti che non avvantaggino sistematicamente i porti siti nell’area centro settentrionale del paese.
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