Processo Congiusta. Il pg Mollace chiede conferma delle pene

Reggio Calabria. Omicidio Congiusta, confermare la condanne inflitte in primo grado a Tommaso Costa e Giuseppe Curciarello (a quest’ultimo non viene contestato l’omicidio). Questa, rende noto l’Agi, la richiesta formulata dal procuratore generale presso la Corte d’Appello, Francesco Mollace, che stamani ha chiesto di confermare l’ergastolo inflitto in primo grado a Tommaso Costa, accusato dell’omicidio di Gianluca Congiusta, di tentata estorsione aggravata, associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico di droga, e i 25 anni inflitti a Giuseppe Curciarello, accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, tentata estorsione aggravata e traffico di droga. La Corte d’Assise d’Appello, presidente Bruno Finocchiaro e Gabriella Cappello a latere, si è ritirata poco prima delle ore 13 in camera di consiglio. Si prevede un’attesa di almeno 6 ore prima che i giudici togati e i giudici popolari tornino in aula per annunciare la sentenza. I difensori di Costa e Curciarello, rispettivamente gli avvocati Maria Candida Tripodi e Leone Fonte, hanno chiesto invece l’assoluzione per i loro assistiti. Durante l’udienza sia Costa che Curciarello hanno chiesto e ottenuto di fare spontanee dichiarazioni. Entrambi si sono detti innocenti dei reati che gli vengono contestati.

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