Reggio Calabria. Vincenzo Laurendi, 20enne reggino, è stato arrestato stamani dagli agenti della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Reggio Calabria, diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Giliberti, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere con l’accusa di rapina aggravata in abitazione in concorso. L’arrestato è il quarto individuo, secondo le indagini, che avrebbe fatto parte della baby gang che ha rapinato una escort e che è stata sgominata nell’arco di un mese dalla Polizia di Stato. I primi due arresti, a carico di due minorenni, sono avvenuti il 26 marzo scorso. A seguito della denuncia di una “escort”, lo scorso 16 marzo, infatti, due minori, accusati di rapina aggravata in abitazione in concorso, erano stati tratti in arresto in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip del Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria (33/2013 R.G.G.I.P.) dott. Sebastiano Finocchiaro nell’ambito del p/p 73/2013 R.G.N.R. Procura dei Minori: più giovani, armati di pistola, in data 18 marzo 2013, si erano introdotti nell’abitazione della donna e legandola ed imbavagliandola, l’avevano rapinata con estrema violenza mettendo a soqquadro la casa, asportando danaro ed oggetti personali.
Tra questi la donna, che in lacrime depositava le sue dichiarazioni negli uffici dell’UPGSP della Questura di Reggio Calabria riconosceva inequivocabilmente 3 minorenni: le relative attività investigative sono state svolte, sotto la direzione del Procuratore dei Minori Carlo Macrì, dagli investigatori della Squadra Mobile e dell’UPGSP e consentivano in pochissimi giorni di configurare precise responsabilità a carico dei primi due giovanissimi, reggini, nonché l’individuazione dei complici, autori dell’efferato crimine.
Successivamente veniva arrestato il terzo minorenne, dopo un’intensa attività investigativa che portava anche all’identificazione anche dell’odierno arrestato, maggiorenne: all’alba di stamane Vincenzo Laurendi è stato tratto in arresto su esecuzione ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal gip (1634/13 RGIP – dott. Adriana Trapani) nell’ambito del p/p 932/13 RGNR. Procura Ordinaria (pm Luca Miceli). Risponderà anche lui di rapina aggravata in concorso.
L’episodio che ha visto vittima la giovane escort costituisce gravissima manifestazione di arroganza e prepotenza nonché disprezzo da parte degli arrestati per qualsiasi regola di convivenza civile, comportamenti che hanno trovato nel “branco” una veloce propulsione e finanche “copertura”: nessuno dei minori arrestati in Questura si è lasciato andare ad un normale risentimento o “pentimento” per quanto commesso, anzi hanno mostrato irriverenza ed un assurdo senso di impunità che ne ha caratterizzato tutta la permanenza negli uffici investigativi. Senso di impunità che ha però trovato terreno non fertile: un’indagine veloce ma complessa, tradizionale ma precisa, ha di fatto consentito di individuare tutti gli autori dell’efferato crimine che in pochissimo tempo sono stati assicurati alla giustizia. A disposizione delle competenti A.G. per i gravi delitti commessi, i giovani di cui ricordiamo 3 giovanissimi minorenni, secondo la ricostruzione degli investigatori, sarebbero responsabili anche di altre rapine. Sono in corso confronti con altre forze di Polizia ed in particolare con l’Arma dei Carabinieri per confermare le emerse coincidenze nel modus operandi degli arrestati.