Reggio Calabria. Il latitante Sebastiano Strangio, arrestato stamani a Castelnuovo Scrivia in provincia di Alessandria dalla squadra mobile di Reggio Calabria, deve scontare un anno di reclusione, pena definitiva, per essersi sottratto agli obblighi della sorveglianza speciale cui era sottoposto. L’ordine di carcerazione è stato emesso il 15 dicembre 2011 dalla procura di Locri, data dalla quale Strangio è tecnicamente latitante. L’uomo è stato bloccato questa mattina alle ore 9,20 dagli agenti diretti da Gennaro Semeraro, che hanno agito con i colleghi di Alessandria e con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia. Le attività investigative sono state coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, nelle persone del procuratore Federico Cafiero De Raho e del suo aggiunto Nicola Gratteri e del sostituto Francesco Tedesco. Sebastiano Strangio, 38enne nato a Locri e residente a San Luca, appartiene alla omonima famiglia di ‘ndrangheta San Luca, alleata coi Nirta e contrapposta al clan Pelle-Vottari. Strangio è stato riconosciuto mentre beveva un caffè in un bar a Castelnuovo Scrivia, è stato fermato all’uscita dal bar, non era armato e non ha opposto alcuna resistenza, ma ha tentato di nascondere la sua identità esibendo una patente di guida falsa.
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