Recuperata la Smart inabissata nel porto

I vigili del fuoco di Reggio Calabria hanno recuperato stamattina la Smart gialla e nera contenente resti umani affondata nelle acque del porto e rinvenuta ieri del tutto casualmente dagli stessi vigili. Si tratta della Smart di proprietà dell’imprenditore reggino Francesco Calabrò, scomparso nel 2006 all’età di 30 anni. L’uomo, che da mesi soffriva di depressione, si era allontanato di casa nell’ottobre del 2006, di pomeriggio, per andare al bar, e da allora si erano perse le sue tracce. Sul posto ha assistito alle operazioni di recupero il procuratore aggiunto della DDA Michele Prestipino. Francesco Calabrò, l’imprenditore reggino titolare della “Edil Sud” scomparso nel 2006, la cui autovettura Smart con a bordo resti umani è stata rinvenuta ieri sera nel porto di Reggio Calabria, era il fratello del pentito Giuseppe. Quest’ultimo fu il primo collaboratore del nostro Paese ad essere condannato, nel 1997, all’ergastolo, in quanto le sue dichiarazioni non erano state ritenute veritiere. All’epoca della denuncia della scomparsa di Francesco, nel 2006, furono gli stessi familiari (il caso fu trattato anche da “Chi l’ha visto?”) a raccontare che il giovane imprenditore, da tempo, soffriva di crisi depressive.

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