Brancaleone. Erosione, ricostruita la spiaggia

Brancaleone (Reggio Calabria). “Ricostruita” la spiaggia di Brancaleone grazie agli interventi posti in essere al fine di arrestare il fenomeno erosivo della costa. Infatti, l’erosione della costa lungo il litorale di Brancaleone aveva ridotto all’osso lo spessore sabbioso. La costa, da tempo, era soggetta ad un fenomeno di arretramento le cui cause venivano di volta in volta attribuite a complessi fenomeni meteomarini, alle variazioni climatiche, all’effetto serra, alle azioni antropiche e, più in generale, alle modificazioni ambientali. Qualche anno fa, la Regione Calabria, al fine di preservare il litorale, aveva concesso al Comune di Brancaleone un contributo di 900.000 euro per lavori che prevedevano la difesa del patrimonio pubblico e privato che si sviluppava lungo la Via Marina tra il torrente Fiumarella e la fiumara Altalia. Per evitare, quindi, che la linea di riva arretrasse in maniera consistente, i tecnici progetti Ingegneri Vincenzo Freno e Saverio Infantino e Geologo Pasquale Iacopino, in sede di progettazione, avevano previsto scogliere sommerse che dovevano smorzare l’energia del moto ondoso nei quattro punti più vulnerabili del Lungomare. Inoltre doveva essere realizzato un ripascimento artificiale con sabbia di un tratto di arenile quale prova sperimentale per valutare l’evoluzione della linea di riva. Altri interventi previsti in progetto non erano quelli di arrestare le onde di tempesta, bensì dissipare buona parte della loro energia a una certa distanza dalla riva e di impedire che le stesse, nella fase di risacca, trascinavano la sabbia verso il mare aperto. Per arginare questi fenomeni i tecnici, avevano previsto scogliere soffolte in massi naturali che non emergevano al di sopra delle acque del mare al fine di non produrre alcuna limitazione d’uso della spiaggia attuale. Infatti, specialmente in occasione di mareggiate, il moto ondoso, nel corso degli anni, ha arrecato danni seri al muro paraonde di un noto villaggio turistico che per ben due volte è stato ribaltato. Con i lavori di riqualificazione dell’arenile nonché la difesa a mare oltre una difesa radente del muro lo spessore sabbioso in quel tratto di mare è aumentato considerevolmente tanto che, a prima vista, la spiaggia appare al visitatore come una prateria sconfinata. Se si tiene conto, poi, che l’arenile sottostante il manufatto era stato letteralmente risucchiato dal mare le cui onde si erano infrante contro la barriera frangiflutti ed il muro di sostegno ormai inghiottito dalle alte maree, il risultato conseguito con le opere in questione è da considerarsi veramente molto soddisfacente. La spiaggia di Brancaleone, quindi, dopo i lavori di riqualificazione dell’arenile, si presenta con una veste diversa pronta a candidarsi per la prossima stagione estiva come una delle spiagge più rinomate della fascia jonica reggina per dare la possibilità ai flussi turistici di trascorre momenti di sano relax tuffandosi nelle acque del mare che, per le sue peculiarità, è limpido, pulito e non contaminato da agenti chimici o atmosferici che potrebbero mettere a repentaglio la salute pubblica. Sicuramente questa inversione di tendenza della spiaggia di Brancaleone si rivelerà altamente positiva non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico ma soprattutto dai riflessi che nasceranno dall’indotto turistico che è sinonimo, in un bacino d’utenza dove il tasso di disoccupazione è alle stelle, di nuove prospettive nel mercato del lavoro.

Agostino Belcastro

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