Assemblea provinciale di Sel. Il resoconto

Reggio Calabria. Giorno 12 settembre 2013 si è svolta la riunione dell’Assemblea Provinciale SEL di Reggio Calabria, indetta per valutare gli strumenti organizzativi da adottare per riprendere l’iniziativa politica da troppo tempo (quattro mesi) quasi completamente bloccata, se non per l’attività di pochi circoli (Berlinguer, Minniti, Musolino e Vassallo in città, Melito Porto Salvo e Rosarno in provincia). Ciò è avvenuto a seguito delle improvvide dimissioni della segretaria, di alcuni componenti l’esecutivo e dell’assemblea provinciali, nonché della “disattenzione” degli organismi regionali e nazionali. Sono intervenuti nel dibattito numerosi compagni, i quali hanno concordato riguardo l’impellente necessità di inserire la nostra organizzazione nelle discussioni sulla drammatica situazione economica, sociale, politica e morale dell’intero paese, con le evidenti più gravi condizioni della nostra provincia per l’assoluta mancanza di lavoro, per la sempre più crescente disgregazione sociale, per l’imperversare della ‘ndrangheta, la quale è diventata padrona non solo delle attività economiche, ma anche della politica e delle istituzioni (vedi lo scioglimento per mafia della città di Reggio Calabria e di numerosi comuni della provincia), nonché ormai profondamente compenetrata in qualsiasi aspetto della vita della comunità. Meno male che in questi mesi i circoli di cui sopra sono riusciti a calamitare l’attenzione dei cittadini sui problemi più acuti di Reggio Calabria, quali lo sfascio regnante nella gestione dei servizi pubblici, gestiti da “società miste pubblicoprivato o da società “in house” o sui problemi della difesa dell’ambiente (le battaglie contro la centrale a carbone di Saline Ioniche) o l’impegno per difendere e fare migliorare una delle poche credibili istituzioni comunali, come quella di Rosarno. Sennonché, senza un minimo di direzione a livello provinciale, non solo non si riescono a valorizzare le iniziative politiche portate avanti dai circoli di SEL, ma non si riesce a stimolare ed a coordinare una più completa e più incisiva attività che il nostro partito deve svolgere in tutto il territorio, visto l’impressionante vuoto politico del centro-sinistra. V’è anche da considerare che l’abbandono da parte di alcuni, sia dell’impegno politico di direzione che di qualsiasi attività nel partito, sta provocando seri contraccolpi in chi si ostina a rimanere nel partito ed a svolgere la propria attività, malgrado le notizie che riguardano la costituzione anomala di alcuni nuovi circoli ed il ritorno di alcuni, i quali, allontanatisi dall’organizzazione ai tempi del commissariamento, si sono di nuovo riavvicinati, ma senza prendere alcun contatto con gli organismi di direzione politica a livello locale, ma forse solo a livello nazionale o regionale. Comunque, accogliendo l’invito, che non vogliamo considerare un dictat, del coordinatore regionale, il quale si è impegnato a convocare “rapidissimamente” l’assemblea provinciale o l’assemblea degli iscritti (come si fa a convocarla se viene in maniera autoritaria mantenuto il “segreto” sugli iscritti del 2012 e del 2013? Cosa c’è da nascondere?), non si è proceduto a nominare nuovi organismi (coordinatore, tesoriere, esecutivo) nemmeno di natura provvisoria, ma si è dato incarico ai compagni superstiti dell’esecutivo provinciale, a quelli che fanno parte del coordinamento regionale, nonché al Presidente dell’Assemblea ed al Presidente della Commissione di garanzia di riprendere i rapporti con i circoli, per coordinare le iniziative politiche in attesa che gli organi di Direzione nazionale e regionale decidano l’incontro con i compagni della provincia di Reggio Calabria e decidano quale contributo dare alla soluzione possibilmente da tutti concordata sugli strumenti organizzativi e di direzione politica indispensabili per la “rapida” ripresa dell’iniziativa politica e per la gestione della prossima fase congressuale. In mancanza, in tempi rapidi, di segnali chiari e trasparenti da parte degli organismi superiori, l’Assemblea ha dato mandato al presidente dell’Assemblea di convocare una riunione del coordinamento e a seguire dell’assemblea provinciale, entro la fine di settembre, al fine di valutare una seria proposta di riorganizzazione dell’attività politica del partito.

Nino Malara
Presidente dell’Assemblea Provinciale di Sel

Exit mobile version