Reggio Calabria. Dopo l’ennesimo articolo del 17.09.2013, in cui l’assessore al turismo del Comune di S. Stefano in Aspromonte vanta la splendida estate aspro montana, non posso non rivelare la realtà dei fatti:
l’Aspromonte, ed in particolare Gambarie, da ormai troppi anni (quasi gli stessi in cui l’attuale compagine amministrativa governa S. Stefano in Aspromonte) sta vivendo il suo peggior periodo di degrado ed abbandono.
Si parte dalla scarsa illuminazione notturna e dalla sporcizia delle strade, per passare all’abbandono cui è stata lasciata la fontana monumentale della pineta, oggi vero e proprio pericolo per l’incolumità dei frequentatori della stessa, che, coniugata agli altri pericoli della montagna ed all’assenza di un centro di pronto intervento, pone ancora più in risalto la gravità del problema (ricordiamoci che il primo agosto è morto un ragazzo per un semplice shock anafilattico ed i soccorsi sono dovuti giungere da Scilla).
Non dimentichiamo, poi, che è diventato quasi impossibile fare una salutare passeggiata tra i boschi, ammenochè non si sia abili saltatori di ostacoli al fine di evitare le migliaia di alberi (alcuni secolari), caduti ed abbandonati tra i boschi limitrofi alle strade.
Per non parlare dell’ormai cronica assenza dell’ufficio postale, rimasto solo nella rinnovata segnaletica stradale, motivo per cui i residenti ed i turisti sono costretti a recarsi a S. Stefano per fruire del servizio postale con gravi ed evidenti disagi.
E l’Amministrazione comunale cosa fa? Si vanta di intriganti cartelloni di eventi poi risultati molto deludenti e dell’inesistente aumento delle presenze turistiche. Spontanea sorge una domanda, l’assessore Cannizzaro parla di Gambarie o di altra località dove è andato a passare le vacanze?
Sì, perché a Gambarie più che l’aumento delle presenze, di anno in anno si contano i superstiti, ostinati, frequentatori.
Infatti, tranne che per i tre – quattro giorni del periodo ferragostano, Gambarie è deserta, le ville chiuse ed i locali pullulano di… mosche bianche.
Non è con una serata di Giuliano Palma che si popola un paese!
I grandi eventi di cui parla l’assessore si possono contare sulle dita di una mano e quelli in notturna… sulle dita della mano destra di Muzio Scevola.
Se l’assessore vede ciò come grande stagione turistica, vuol dire che non conosceva la Gambarie di solo dieci anni fa, forse a causa della giovane età (ben per lui), o forse perché preferiva restare nella sua Mannoli. Certo disconosce, o meglio non vuol ricordare che solo dieci – quindici anni fa Gambarie era un vero e proprio centro di aggregazione per i giovani: c’erano ogni sera un evento musicale, ogni pomeriggio un evento culturale, il cinema all’aperto, il centro ludico per i bambini, la Marcialonga e le reali manifestazioni sportive, Gambarie era viva ed attraente! Il bello era che quelle stagioni duravano per 30 giorni e non per cinque.
Oggi un giovane che vuole fare una passeggiata serale si deve portare appresso il cane, così almeno avrà qualcuno con cui parlare.
E S. Stefano in Aspromonte? Ut supra. No! Peggio!
Non è più un paese per giovani sig. Assessore, metta gli occhiali e guardi la realtà.
Avv. Alessandro Morabito
Originario di S. Stefano in Aspromonte
la foto è di quando la fontana era in funzione