Lavori prima Commissione. Le riflessioni di Guagliardi (FdS)

Reggio Calabria. “L’iniziativa assunta dal Presidente della I Commissione Consiliare ‘Affari Istituzionali, Affari Generali, Riforme e Decentramento’, on. Giuseppe Caputo, di proporre al Consiglio regionale una proposta di provvedimento amministrativo per il referendum abrogativo di alcuni articoli della legge n. 148/2011 e dei decreti legislativi n.155 e 156 del 2012, mi sembra un atto di giustizia e di interesse reale per la difesa dei tribunali penalizzati dalla furia liberista del Governo Monti che ha agito in continuità con le politiche di contenimento dei costi della spesa pubblica già avviati a partire dai primi anni ’90”. E’ quanto afferma il consigliere Damiano Guagliardi (Federazione della Sinistra) che sottolinea: “La giustizia non può essere sottoposta a logiche di risparmio e di presunta razionalizzazione. La chiusura del tribunale di Rossano è un caso emblematico di come lo Stato abbia deciso, nel nome del contenimento della spesa, di arretrare come presidio a garanzia dei diritti dei cittadini e di contrasto alla criminalità organizzata”. Per Guagliardi “In questo modo, la Sibaritide e l’area della Sila Greca vengono private di una istituzione storica della giustizia, proprio in un luogo caratterizzato dalla presenza della ‘ndrangheta che nell’ultimo ventennio si è mostrata capace, nel suo processo di trasformazione in borghesia mafiosa, di usare le risorse ottenute con illeciti traffici tradizionali in economia pulita nei settori del turismo, dell’agricoltura e della gestione dei servizi pubblici”. “D’altra parte – prosegue – sarà fortissimo il disagio dei cittadini che dovranno percorrere notevoli distanze di trasferimento per la soluzione di pratiche o adempimenti nella nuova sede di Castrovillari. Anche la soppressione della sede staccata del tribunale di Palmi, con ubicazione a Cinquefrondi, che rientra nel piano di ridimensionamento di ben 220 sedi distaccate di tribunali in tutto il territorio nazionale, rappresenta una decisione scarsamente razionale e di poca conoscenza di un luogo ad alto tasso criminale”. “La decisione della chiusura del presidio di Cinquefrondi rappresenta l’ulteriore abbandono dello Stato dei territori storicamente difficili. Per questi motivi – conclude Damiano Guagliardi – concordo con la proposta di approvare in Consiglio regionale una legge per un referendum abrogativo dei provvedimenti del Governo in merito al ridimensionamento dei tribunali”.

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