Catania. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, in Catania e nelle province di Siracusa, Agrigento e Cremona, oltre cento Carabinieri hanno dato esecuzione ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 9 persone ritenute responsabili di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi con l’aggravante dall’aver agito al fine di agevolare il sodalizio d’appartenenza.
In particolare, l’attività investigativa ha evidenziato una spaccatura creatasi nell’ambito di un’organizzazione mafiosa vicina a “cosa nostra catanese” e operante nei territori di Vizzini (CT) e Francofonte (SR) dopo l’arresto del presunto capo originario Michele D’Avola e che ha indotto l’8 agosto scorso i seguaci fedeli di quest’ultimo ad attentare alla vita di Salvatore Navanteri, il quale ha provato ad assumere la leadership del sodalizio.
Il provvedimento restrittivo odierno scaturisce dalla situazione di fermento determinatasi a seguito del predetto fatto di sangue e dalle azioni di ritorsione in fase di preparazione da parte del clan del Navanteri.