Drapia (Vibo Valentia). Un giro di prostituzione di giovani donne bulgare che si svolgeva lungo le strade del Comune di Drapia. Nella giornata di ieri, a conclusione di un’articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo e dal suo Sostituto Santi Cutroneo, che ha interessato la provincia di Vibo Valentia ed in particolare il Comune di Drapia, la Squadra Mobile in collaborazione con il Posto Fisso di Polizia di Tropea, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria due uomini di nazionalità bulgara, Angel Atanasov Yankos cl. 76 e Sashov Nicolov Nicolay cl. 88 dimoranti a San Ferdinando (RC) per i reati di favoreggiamento della prostituzione di giovani donne connazionali. Nel medesimo contesto si è proceduto oltre che al sequestro preventivo di un furgone e di una Opel Vectra, anche all’adozione da parte del Questore di sette fogli di via obbligatori a carico dei due uomini e di cinque donne connazionali dedite al meretricio per il rimpatrio presso il luogo di residenza e con l’intimazione agli stessi di non far rientro nel Comune di Drapia per un periodo di tre anni.
L’operazione è maturata a seguito di numerose segnalazioni inerenti una presunta attività di prostituzione in atto lungo la strada provinciale 17, località Torre Gallo sita nei pressi di Caria di Drapia.
Le indagini sono scattate immediatamente con appostamenti e pedinamenti che hanno confermato la presenza in quel luogo di ragazze in evidente atteggiamento di adescamento sessuale. In particolare le attività hanno consentito di dimostrare che le giovani donne, tutte dimoranti a San Ferdinando (RC) venivano accompagnate da uomini giunti a bordo, ora di due distinti furgoni aventi targa straniera, ora a bordo di un’Opel Vectra, i cui autisti, dopo averle scaricate, tornavano nel Comune di San Ferdinando per poi ritornare a riprenderle all’imbrunire.
Gli appostamenti dei poliziotti hanno fatto emergere una continua attività di adescamento protrattasi fino a ieri quando, mirati servizi hanno consentito di individuare ed accompagnare presso gli Uffici della Questura tra gli altri quattro clienti che, sentiti in merito hanno confermato la prostituzione delle giovani donne.
Nella serata di ieri il bliz dei poliziotti che ha consentito ulteriormente di individuare e sottoporre a controllo un furgone e un’Opel Vectra, già in precedenza sottoposti ad osservazione, che, nell’occasione, erano stati utilizzati dai due uomini per accompagnare e tornare a riprendere le donne sul luogo di “lavoro”.
Accompagnati negli Uffici della Questura sono stati identificati i due autisti e sono state identificate ed escusse cinque ragazze bulgare che nell’occasione hanno confermato la loro attività immorale esercitata anche nella giornata di ieri e, pertanto, è scattata la denuncia a piede libero per il reato di favoreggiamento a carico degli accompagnatori connazionali.
Sussistendo il fondato motivo che i mezzi individuati potessero essere utilizzati per la commissione dei medesimi reati , gli stessi sono stati sottoposti a sequestro preventivo.
A conclusione dell’attività il Questore della Provincia di Vibo Valentia ha emesso sette fogli di via obbligatori a carico rispettivamente dei due autisti e delle cinque giovani donne dedite al meretricio, con intimazione agli stessi di non far rientro nel Comune di Drapia per un periodo di tre anni.
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