Condofuri (Reggio Calabria). L’intensificazione nel periodo estivo dei servizi di controllo del territorio e di contrasto ai reati in genere, su impulso del Questore di Reggio Calabria, Guido Nicolò Longo, ha portato a tracciare un bilancio della sicurezza complessivamente positivo per il territorio di competenza del Commissariato di Condofuri, diretto dal vice questore aggiunto, Enrico Palermo, che proprio in coincidenza della stagione estiva, assiste ad un incremento della cittadinanza con l’arrivo di molti turisti.
Servizi mirati di prevenzione e controllo del territorio, condotti con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine Calabria, sono stati effettuati dagli Operatori del Commissariato, al fine di rendere più sicura la circolazione che in quel territorio si presenta particolarmente intensa, soprattutto in prossimità degli svincoli della SS.106 Jonica nei fine settimana, attività che ha portato, inoltre, all’elevazione di non poche infrazioni al Codice della Strada, al controllo di circa 1600 persone e 800 veicoli. In relazione alle attività di Polizia Giudiziaria, volte alla repressione dei reati in genere e in modo particolare di tutti gli illeciti penali che creano particolare allarme sociale, come i reati cd. predatori, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di reati contro la persona e contro il patrimonio.
Il risultato più significativo, si è avuto nel contrasto al fenomeno della coltivazione illecita di piante da cui ricavare sostanze stupefacenti, particolarmente diffusa in quel territorio, sviluppatasi anche grazie alle caratteristiche geografiche e climatiche dei luoghi, spesso impervi e inaccessibili. In tale contesto, il personale del Commissariato di Condofuri, in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura, ha eseguito 3 arresti in flagranza di reato e deferito alla competente Autorità Giudiziaria altre 2 persone provvedendo, inoltre, al rinvenimento e al sequestro di discrete quantità di sostanza stupefacente del tipo cannabis sativa, sia in fase di coltivazione che già essiccata e pronta per essere inserita nel circuito dello spaccio, per un peso di circa 190 chilogrammi, oltre al rinvenimento e al sequestro di 48 panetti di hashish per un peso di circa 5 chilogrammi.
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