In considerazione della particolarità della zona delle Serre a confine tra le province di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo – Valentia, sia per gli aspetti ambientali che di criminalità comune ed organizzata, è stata pianificata tra i relativi comandi provinciali del Corpo forestale dello stato una vasta azione di contrasto e di repressione degli illeciti. L’operazione scattata alle prime ore della giornata del 18 settembre ha coinvolto il personale del Nipaf (nucleo investigativo di polizia forestale) di Catanzaro e Vibo-Mongiana, del comando provinciale di Reggio Calabria, della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura di Catanzaro e dei comandi stazione forestale di Davoli, S. Vito Jonio, Locri, S. Eufemia d’Aspromonte e Serra S. Bruno. In particolare una pattuglia, su auto civetta e in abiti civili, ha preliminarmente individuato la zona interessata dal taglio abusivo, sita nel comune di Guardavalle in loc. Zombarella e Fontanelle, sulle quali è stata fatta immediatamente convergere il restante personale. La ditta e gli operai, intenti a eseguire il taglio abusivo, sono stati quindi bloccati e sono state avviate le operazioni e attività di verifica. La ditta boschiva ed i soggetti bloccati, accanto ad un lotto boschivo apparentemente autorizzato, sul quale sono in corso i relativi accertamenti ed approfondimenti sulle autorizzazioni acquisite, di proprietà del comune di Guardavalle, confidando nella possibilità di mascherare e confondere l’attività illecita, stavano tagliando una vasta area boscata di rilevante pregio naturalistico e soprattutto idrogeologico in considerazione anche della rilevante pendenza del terreno interessato e della vicinanza del parco regionale delle Serre. Dai rilievi svolti è emerso che il taglio abusivo, in una zona vincolata paesaggisticamente ed idrogeologicamente, ha interessato una vasta area estesa, da una prima valutazione tecnica effettuata, circa 10 ettari, dei quali 7 costituiti da bosco ceduo di leccio e circa 3 da un bosco di alto fusto di querce (farnia, rovere, farnetto e cerro) di notevole pregio, con un valore, solo dal punto di vista economico, di decine di migliaia di euro, in attesa di determinare la valutazione del danno ambientale, sicuramente di maggiore e più rilevante entità, prevista dalle norme a tutela dei beni paesaggistici ed ambientali. Oltre alla violazione della normativa in materia di tutela ambientale ed idrogeologica, trattandosi di un terreno boscato di proprietà del comune di Guardavalle, è stato contestato il furto aggravato ed il danneggiamento, e pertanto i soggetti T.S., I.M., I.C. ed E.M. tutti di Guardavalle sono stati tratti in arresto e, su disposizione del magistrato competente, condotti agli arresti domiciliari. Sono stati posti sotto sequestro sia il materiale legnoso proveniente dal taglio abusivo, che i mezzi e le attrezzature impiegate, costituiti da trattori gommati e motoseghe. Nell’udienza di convalida dell’arresto, tenutasi in data odierna, con rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’applicazione dell’obbligo di firma presso il locale comando stazione carabinieri.
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