Reggio Calabria. “Attraverso l’approvazione all’unanimità della proposta di modifica alla legge nazionale in materia di rilascio di autorizzazioni alle trivellazioni in mare e su terraferma da parte di multinazionali del settore petrolifero (Modifica all’art. 35 del cosiddetto Decreto Passera), il Consiglio regionale ha assunto una posizione chiara e ferma rispetto alle richieste in merito giacenti presso il Ministero dell’Ambiente e relative al tratto di mare fra Crotone e Taranto ed all’entroterra dell’alto Jonio cosentino”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Assetto, utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, Gianluca Gallo che aggiunge: “Ritengo che il Consiglio regionale – quale massima Assemblea rappresentativa della Calabria – abbia dato la giusta risposta anche rispetto alle legittime preoccupazioni dei sindaci e dei cittadini di un’area nella quale, negli ultimi decenni, si è rafforzata un’economia basata su agricoltura, pesca e turismo”.
“Un disastro ambientale comprometterebbe in modo irreversibile la già fragile ed asfittica economia di un territorio che ha già individuato le sue direttrici di sviluppo, e nessuna royalty o promessa di royalty potrebbe compensare il gravissimo rischio che si correrebbe” – sottolinea Gianluca Gallo. “Attraverso questa modifica – conclude il presidente della IV Commissione – si propone al Parlamento nazionale di dare alle Regioni potere interdittivo nel percorso di rilascio delle concessioni, costringendo il Ministero ad una previa intesa con le Regioni stesse, peraltro in ossequio ad una recente sentenza della Corte Costituzionale su materia generale, ancora non applicata al caso in esame”.
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