Carbone a Saline. Nucera propone la Centrale Solare di Carlo Rubbia per lo sviluppo dell’area

Reggio Calabria. Il Vicepresidente dell’Amministrazione provinciale Giovanni Nucera, chiede all’Ente Provincia di voler riprendere l’azione propositiva degli interventi già programmati afferenti lo sviluppo dell’area di Saline, invitando il premio Nobel prof Carlo Rubbia per la illustrazione del suo progetto di Centrale Solare a Concentrazione Termodinamico, avendo nella nostra realtà la materia prima, pulita e a costo zero. Il recente referendum tenuto in Svizzera, per fortuna con un esito negativo, ha dimostrato ancora una volta come viene tenuto in disprezzo la volontà popolare dei reggini su questioni che sono di importanza vitale per lo sviluppo e la salubrità del nostro territorio. I Sindaci della zona interessata più volte, anche nell’ultima Conferenza stampa di domenica 26 maggio 2013 presso la Delegazione Comunale di Condofuri Marina hanno espresso motivato parere negativo. L’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria aveva già espresso parere negativo in merito alla costruzione della Centrale sul proprio territorio. La Regione Calabria ha all’unanimità espresso parere negativo indicando che il Progetto della SEI non è coerente con gli obiettivi di sviluppo energetico ed economico individuati dalla Regione stessa. Il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha espresso per ben due volte parere negativo. Tutte le Amministrazioni locali e le Associazioni dei cittadini hanno espresso parere negativo in merito alla costruzione della Centrale. Secondo la Convenzione Internazionale di Aarhus del 1998, ratificata dall’Italia, le decisioni riguardanti provvedimenti aventi effetti sull’ambiente devono essere prese con la partecipazione reale dei cittadini interessati da tali effetti i quali cittadini che vengono rappresentati, in primo luogo, dagli Enti Locali, che sono le Istituzioni a loro più vicine, le quali meglio possono comprenderne i bisogni e sostenerne i diritti. Il provvedimento emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che autorizza la SEI alla costruzione della Centrale Termoelettrica alimentata a Carbone del 15 giugno 2012 e quello successivo del Ministro dell’Ambiente Decreto n. 115 del 5 aprile 2013, non tenendo in debita considerazione i pareri negativi espressi da Comune, Provincia e Regione, esclude totalmente la fase di partecipazione del pubblico che la Convenzione di Aarhus prescrive come obbligatoria. Tali provvedimenti, infatti, sacrificano sia gli obblighi di tutela ambientale sanciti solennemente dall’art. 9 della nostra Costituzione, sia il diritto alla salute dei cittadini che vivono e crescono i loro figli nel territorio circostante all’area interessata, sia, infine, la tutela e valorizzazione dei beni archeologici e culturali che arricchiscono la nostra terra, per i quali è bene ricordare i due successivi pareri negativi espressi in merito a tale autorizzazione dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. E’ ora di impugnare in maniera definitiva il decreto n° 115 del 5 aprile 2013 emanato dal Ministro dell’Ambiente, e tutti gli atti che possono favorire la Costruzione della Centrale e di invitare il nuovo Ministro dell’Ambiente a rivedere il parere positivo espresso e di produrre con i Sindaci dell’Area interessata tutte le azioni necessarie contro la costruzione della Centrale e programmare l’avvio di una fase di sviluppo dell’intera Area.

Exit mobile version