Finalmente anche la Politica esce dal silenzio, riscontro che è arrivato direttamente dal Senatore Caridi con comunicato stampa di sabato 21 Settembre 2013, presentando una mozione al Governo sottoscritta da 24 firmatari, chiedendo interventi urgenti per rilanciare il trasporto su ferro, ma ancora di più ha fatto emergere un “Caso Calabria”. Regione in cui come è stato rilevato dallo stesso Senatore, è stato compromesso negli anni il diritto alla mobilità dei cittadini da parte di Trenitalia, determinando un abbandono del territorio, con notevole differenza di offerta commerciale tra i tempi di percorrenza dei treni che viaggiano al Nord rispetto a quelli da e per il Sud. Senza spunti polemici per quanto riguarda la Mozione presentata, la riteniamo molto utile, ma ancora di più condividiamo che la questione Calabria è stata rappresentata a livello Governativo. E’ anche vero però che non è da oggi che come UILTrasporti denunciamo la drammaticità della situazione provocata dal taglio dei treni di media e lunga percorrenza su MI-TO, amplificando sempre di più il disagio dei cittadini costringendoli a viaggiare con servizi scadenti e materiale vecchio. Lo stesso arroccamento è pregiudizi di fare meno treni in Calabria , trovano conferma con la decisione assunta dalla Direzione trasporto Regionale Calabria, di sopprimere 4 treni regionali a Luglio ed altri 14 nel mese di Settembre 2013 erogando servizi scadenti con aumento del disagio sociale che spesso si traduce in sfogo e rabbia, in particolare sulla tratta Ionica costretti a viaggiare ammassati come animali e spesso in piedi perché il materiale non è sufficiente. Al riguardo vogliamo anche segnalare che la decisione della Divisione Cargo di non fare treni ne in arrivo e ne in partenza nel Porto di Gioia Tauro spostando investimenti su altre aree del Nord non solo ostacola la realizzazione del polo logistico integrato il gateway ferroviario, ma si rischia l’esclusione anche come scalo Portuale di Gioia Tauro dal sistema ferroviario Europeo se entro il 2015 non vengono attuati gli investimenti e quindi i collegamenti ferroviari. Allora se è vero che ancora la Calabria, i calabresi fanno pienamente parte dell’Italia quindi come lei afferma hanno diritto di viaggiare su treni che assicurino la puntualità, nonché un rapporto di qualità/prezzi, visto che la situazione dei trasporti in Calabria su ferrovia è allarmante, che in questi anni dal 2010 abbiamo completamente perso treni, viaggiatori che merci, che è mancata un azione di interventi del mondo Politico/Istituzionale a favore del mantenimento dei servizi necessari allo sviluppo del territorio e ad una mobilità da condizione dignitosa . Per uscire da questa situazione non ce ne voglia Senatore, ma riteniamo molto utile che la questione trasporti in Calabria venga portata a livello centrale. Per questo nel prendere atto dell’impegno personale che gli riconosciamo, le chiediamo come Senatore della Repubblica un intervento per costituire quel tavolo Nazionale tra Ministero dei Trasporti/Gruppo FS, Regione Calabria ed OOSS Regionali più volte richiesto, per dare un ruolo centrale al trasporto ferroviario in Calabria, recuperandola dall’isolamento e dalla povertà dei servizi in cui si trova.
UILTRASPORTI
Segreteria Regionale Calabria