Acicastello (Catania). I Carabinieri della Stazione di Acicastello hanno arrestato il catanese P.G., 29enne, per rapina aggravata in concorso. Il 25 febbraio del 2011 era arrivata al 112 una richiesta di intervento nei pressi della via Timparosa di Acicastello dove erano stati segnalati due individui sospetti a bordo di uno scooter. Una pattuglia della locale Stazione si è recata immediatamente sul posto ed ivi giunta ha proceduto all’identificazione di una persona in sosta a bordo di un motociclo Honda. Durante le fasi del controllo, gli operanti sono stati attratti dalle grida di un cittadino extracomunitario che uscendo da una villa poco distante ha denunciato ai militari di avere subito alcuni minuti prima una rapina da parte di un giovane che minacciandolo con un martello lo aveva costretto a consegnargli svariati monili, conservati nel comò della stanza da letto, dileguandosi poi da una finestra posta sul retro dell’abitazione. I Carabinieri nutrendo forti sospetti sul giovane che stavano controllando, un 28enne catanese, il quale non era stato in grado di fornire una valida giustificazione della sua presenza in quel luogo, lo hanno denunciato per concorso in rapina. Nel frattempo, in Caserma era arrivata un’altra segnalazione per un furto perpetrato qualche ora prima in una abitazione di Acitrezza che dalle modalità e dalla descrizione fornita telefonicamente dal denunciante sembrava essere stato commesso dalle stesse persone di Via Timparosa. A quel punto gli investigatori hanno avviato un’articolata attività investigativa durante la quale è emerso che il motociclo guidato dal 28enne denunciato era intestato alla madre di P.G. Inoltre avendo acclarato che erano molti i punti in comune tra i due fatti reato denunciati, i militari hanno proceduto a mirati sopralluoghi delle “scene del crimine” durante i quali hanno rinvenuto e repertato alcuni mozziconi di sigaretta lasciati nella stanza da letto di Via Timparosa e nell’abitazione di Acitrezza. In pieno accordo con l’Autorità Giudiziaria hanno proceduto quindi a prelevare dei tamponi salivari dal denunciato e dal P.G. inviandoli con i mozziconi di sigaretta al Reparto Investigazioni Scientifiche di Messina. Il RIS ha così potuto accertare che il DNA ricavato dalla saliva di P.G. corrispondeva perfettamente a quello estratto dai mozziconi di sigaretta repertati dai Carabinieri di Acireale all’interno delle due abitazioni, collocando di fatto P.G. sui luoghi della rapina e del furto. Il GIP del Tribunale di Catania, condividendo appieno le risultanze investigative dei militari, ha quindi emesso una misura cautelare personale nei confronti di P.G. disponendo la sua carcerazione presso la casa circondariale di Piazza Lanza.
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