Reggio Calabria. Tanta confusione per nulla sul Presidio Ospedaliero Giovanni XXIII? Per l’ASP di Reggio Calabria pare proprio di si! La CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria legge con sorpresa la smentita dei vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale Reggina con la quale più che fornire precisazioni in merito alla chiusura della Cardiologia al P.O. di Gioia Tauro, dopo la polemica innescata dalle forze sociali, fa letteralmente marcia indietro decretandone invece solo l’accorpamento alla Medicina. Ma ciò è possibile leggendo l’ordine di servizio n. 121/DG? Se esiste solo quello, la CISL dice di NO! Non può l’ASP negare con una secca smentita giornalistica che il DPGR 106/2011 detta precise indicazioni ai Direttori Generali delle ASP calabresi, in particolare obbliga quella di Reggio Calabria all’abbattimento totale dei posti letto della Cardiologia del P.O. di Gioia Tauro, aumentandone invece quelli di medicina. E così è stato. Nell’U.O. di Medicina si contavano fisicamente solo 14 posti letto effettivi, il Reparto ristrutturato da poco non ne può contenere di più, non ne ha la capienza materiale, mentre l’U.O di Cardiologia ne contava 8. Conclusione è che, come descritto nell’ordine di servizio n. 121 del 23/09/2013, gli 8 posti letto della Cardiologia diventano di fatto posti letto di Medicina che raggiunge così i famigerati 20+2 del DPGR 106/2011, lasciando però invariati gli organici di personale perché i due plessi sono situati in ambienti distinti e separati. Essendo questi i fatti, la CISL ha ragione di ritenere che la Cardiologia nella sua vera identità di branca specialistica al Giovanni XXIII di Gioia Tauro sarà chiusa! La CISL FP vuole più chiarezza dai vertici aziendali quando si tratta di “strategie sanitarie” e propone all’ASP la rimodulazione dell’ordine di servizio di accorpamento, dando una vera identità aziendale “all’Unità di Cardiologia” con servizio autonomo all’interno dell’Area medica del P.O. di Gioia Tauro, proprio per dare riferimenti certi alle richieste dei cardiopatici e come descrive la nota aziendale: “al paziente ricoverato una più qualificata assistenza grazie alla contestuale presenza di figure professionali afferenti a diverse specializzazioni in grado di affrontare l’intersecarsi di patologie diverse”. La CISL Funzione Pubblica di Reggio Calabria ribadisce, comunque, la propria contrarietà a sommarie chiusure di Reparti e Unità Operative e conferma di volersi proporre quale parte attiva e attenta ad ogni manovra che porta a soppressioni di UU.OO. e/o accorpamenti in tutta l’ASP reggina, chiedendo l’attivazione di un tavolo di confronto permanente per affrontare i problemi sanitari e quelli dei lavoratori, sí sotto l’ottica della razionalizzazione dei servizi legati al piano di rientro del debito sanitario, ma senza ledere il diritto alla salute del cittadino, garantendo innanzitutto i LEA ed i livelli occupazionali, messi a rischio ad ogni manovra di chiusure di unità lavorative.
Luciano Schipilliti
Responsabile Sanità Piana
Luciana Giordano
Segretario Generale