Cosenza. All’incontro di lunedì 30 settembre con il Sottosegretario di Stato all’Istruzione, Università e Ricerca, On. Gian Luca Galletti, ha partecipato una folta e nutrita rappresentanza del mondo accademico. I giovani presenti alla manifestazione, tenutasi a Cosenza, hanno sottoposto importanti questioni e proposte all’On. Galletti. Gerardo Nicoletti, Rappresentante del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Civile, afferma: “E’ necessario che il Governo si attivi per rendere obbligatori per tutti gli studenti i tirocini formativi nei piani di studio almeno dei corsi scientifici; ciò viene già messo in atto in alcune Università come il Politecnico di Torino, dove lo studente ha un contatto diretto con il mondo del lavoro già durante il corso degli studi, ritrovandosi dopo il conseguimento della laurea maggiormente preparato in ambito lavorativo. La proposta potrebbe essere, quindi, quella di creare un elenco sempre aggiornato di valide aziende accreditate, presenti attivamente sul territorio, che diano la giusta accoglienza allo studente durante e dopo la laurea in modo da creare un filo diretto tra campus e lavoro”. All’intervento ha partecipato anche il Responsabile Unical di Studicentro, Ernesto Cuglietta, il quale ha proposto al Sottosegretario, l’istituzione di un canale diretto con il Ministero per sottoporre frequenti idee e problematiche all’attenzione dei vertici nazionali. C’è chi, come il Senatore Accademico dell’Unical Fernando Militerno, ha anche evidenziato la necessità di maggiori fondi da destinare ai dottorati di ricerca, affinché sempre più giovani possano affinare in maniera più efficace le proprie competenze. Si tratta di valide tesi, tutte condivise e sposate in toto dagli altri esponenti dell’Unical presenti all’iniziativa, Antonio Alessio, Senatore Accademico, Giuseppe Cucinotta e Pietro Domma, entrambi Rappresentanti del Consiglio di Dipartimento di Scienze Aziendali e Giuridiche, ed apprezzate e fatte proprie dal Sottosegretario Galletti. Anche l’Università Magna Graecia di Catanzaro ha fatto sentire la sua voce tramite il dinamico Senatore Accademico, Eugenio Garofalo: “Il gap col nord c’è sempre stato, in effetti, il fatto che da anni i punteggi minimi per entrare a Medicina al Sud sono un paio di punti inferiori rispetto al Nord e che la nostra istruzione non sia al livello del resto d’Italia purtroppo è cosa abbastanza risaputa; i ragazzi del nord cercheranno sicuramente di tornare nelle loro città già al secondo anno e se decideranno di restare, comunque non eserciteranno mai la loro professione in Calabria, ledendo un territorio già povero. L’attuale regolamentazione rischia, dunque, di depauperare il Sud di risorse, favorendo la classe medica del nord; è giusto premiare il merito, ma è altrettanto necessario pensare al meridione, che rischia seriamente di non avere, nei prossimi anni, un adeguato numero di professionisti in campo medico”.