Reggio Calabria. Mi corre l’ obbligo fare delle brevi ma puntuali precisazioni circa la nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri dal Presidente del Consiglio Provinciale, sig. Antonio Eroi, e da quanto letto sulla stampa locale di oggi. Mi appare doveroso soffermarmi, innanzitutto, sulle conclusioni che quest’ ultimo trae in calce alla suddetta nota in cui con vigore afferma “ […] che di chiacchiere se ne siano fatte sin troppe, la gente è stanca e affamata. Ora è tempo di agire e lavorare insieme se si vuol tirar fuori il Paese da questa terribile e devastante crisi.” Non posso che condividere queste sue affermazioni che però, non me ne voglia, fortemente stridono e si contraddicono con quanto scritto nell’ intero corpo della sua nota stampa, a cui volutamente intendo non replicare per non alimentare un dibattito a mio parere sterile, e che denotano un atteggiamento poco costruttivo e propositivo nei confronti della gente, che è l’ unico soggetto verso cui noi dobbiamo orientare, costruire e spendere il nostro mandato. Seconda ed ultima precisazione attiene la formazione e le relative cariche del nuovo gruppo di Forza Italia in seno alla nostra Provincia, gruppo costituitosi solamente lunedì scorso prima della seduta consiliare, come ben ricorderà il collega Eroi, a conclusione di una lunga riunione tenutasi proprio nella stanza del PdL. Gruppo formatosi, su indicazione del partito, e che ha previsto esclusivamente un cambiamento di denominazione da PdL in Forza Italia ed una riconferma delle cariche già ricoperte all’interno del Partito della Libertà. Cariche espressamente ribadite nell’ aula delle adunanze proprio dal capogruppo Francesco Cananzi che ha riconfermato nel collega Francesco Morabito la figura del suo vice e nel sottoscritto quella di segretario del gruppo. Nomine che non hanno suscitato le osservazioni di alcuno al momento della riconferma e, soprattutto, nel luogo preposto per poterle avanzare ed eventualmente discuterle. Pertanto non comprendo le ragioni che muovano, adesso, un’ ulteriore polemica in merito. Occorre non perdere di vista il nostro unico obiettivo: il territorio e le persone che vi abitano. Persone che, soprattutto in questo particolare momento di congiuntura economica, di certo non si “sfamano” con queste chiacchiere, per cui invece ci sono luoghi, modi e tempi più idonei ed opportuni al fine di attuare un confronto costruttivo.
Michele Marcianò
Consigliere provinciale