Reggio Calabria. Non bastano le parole per commentare questa ennesima tragedia che temiamo, purtroppo, non sarà neanche l’ultima. Non basta più nemmeno piangere, urlare la rabbia che ci travolge nel vedere quelle immagini che ci consegnano centinaia di morti. Persone in fuga da misera e guerre con solo una speranza in un angolo di cuore. No, non basta più. Occorre reagire, ciascuno per la propria parte. È arrivato il momento di dire basta e non aspettare che altri lo dicano per noi. È la coscienza di tutti e di ciascuno che oggi viene interpellata. Non accetteremo mai l’idea che sia colpa del fato, né ci nasconderemo dietro l’ipocrita richiesta di aiuto all’Europa. La legge Bossi-Fini ha sdoganato concetti come clandestinità, respingimenti, espulsioni, allontanando e rendendo quasi estranee le idee di accoglienza, integrazione, rispetto della dignità. Le ragioni della sua immediata abrogazione stanno tutte nelle immagini di questi giorni. Di fronte al silenzio di quelle lenzuola bianche, le nostre vite di occidentali, “ingrassate” sulle sofferenze di miliardi di persone in ogni angolo di mondo si manifestano in tutta la loro ipocrisia. Non siamo degni di chiedere neanche perdono, possiamo solo vergognarci, perché forse mai come in questo caso, anche se ci crediamo assolti, siamo tutti coinvolti.
Associazione Arua