Brancaleone (Reggio Calabria). Un contributo per Tetyana Kuropyatnyk, la badante ucraina di Brancaleone assassinata e seviziata il 16 settembre scorso da un giovane della locale comunità rom. Lo ha deliberato la Giunta comunale della cittadina jonica reggina al fine del rimpatrio della salma nella città natale da seppellire accanto ai suoi cari. Il contributo di 2.600 euro sarà versato al Consolato Generale Ucraino di Napoli per sopperire alle spese di trasporto che la ditta funebre si incaricherà per espletare il servizio. Le motivazioni che hanno spinto il Comune di Brancaleone ad attuare un gesto così nobile sono racchiuse nel corpo della delibera di Giunta.
Si legge, tra l’altro, nella delibera stessa: ”Ricordato che il giorno 16/9/2013 si è verificato un drammatico evento di violenza nei confronti della sig.ra Korupyatnyk Tetyana, culminato con la sua uccisione; che la ferocia con la quale questa violenza e uccisione è stata messa in atto ha suscitato una risposta unanime della cittadinanza, manifestatasi sia in seno al Consiglio Comunale del 20/09/2013, che nella fiaccolata del 27/09/2013, evento che ha visto la presenza di più di duemila persone” per questi motivi il Comune, interpretando un sentimento di solidarietà collettiva, ritiene di esprimere un segno tangibile di vicinanza ai congiunti della vittima di tale femminicidio.
La donna di nazionalità ucraina svolgeva il lavoro di badante presso una famiglia di Brancaleone. Il giorno dell’omicidio, finito il suo turno di lavoro, la signora Tetyana aveva pensato di trascorrere qualche ora di relax sulla spiaggia di Brancaleone. Doveva essere una giornata a contatto col mare e la natura. Purtroppo la furia omicida, per scopi sessuali, di un giovane rom del posto, ha fatto scattare nella sua mente un raptus che è sfociato in una violenza inaudita. L’omicida, reo confesso, dopo averle usato violenza l’ha assassinata e, successivamente, ha tentato di bruciarne il corpo. La popolazione ha condannato in coro l’atto barbarico tanto che a riprova di tale solidarietà è stata organizzata una fiaccolata per gridare al mondo che la gente di Brancaleone rifiuta e condanna ogni forma di violenza contro le donne.
Agostino Belcastro