Cosenza. Ormoni & body building, 9 arresti dei Carabinieri del Nas

Cosenza. Dalle prime ore della mattinata, 220 Carabinieri dei Nas e dei Comandi Provinciali dell’Arma territoriale, in diverse province del sud Italia, stanno eseguendo su disposizione del Gip del Tribunale di Cosenza, arresti, divieti ed obblighi di dimora e 80 perquisizioni. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza ha permesso di smantellare un’associazione per delinquere, costituita da persone gravitanti nel mondo del body building, responsabili, a vario titolo, di truffe a danno al Servizio sanitario nazionale, ricettazione e falso. L’organizzazione suddivisa in ”cellule” dislocate in varie regioni del sud costituita da titolari di palestre, preparatori ed atleti di body building, truffava il Servizio sanitario nazionale e commerciava illecitamente ormoni della crescita tra cultori del body building agonistico ed amatoriale usando ricette rubate. I carabinieri del Nas di Cosenza, in esecuzione di provvedimenti del gip, hanno eseguito sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e due ai domiciliari in provincia di Cosenza.
Sono stati eseguiti anche cinque divieti di dimora nelle provincie di Cosenza, Foggia e Napoli, due obblighi di dimora nella province di Messina e Napoli e 80 perquisizioni, anche a carico di persone non indagate, nelle provincie di Avellino, Bari, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Isernia, Latina, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno e Taranto.
Nel corso delle perquisizioni i militari hanno sequestrato alcuni ricettari rubati e diversi flaconi di farmaci.
L’indagine dei Nas è partita d’iniziativa nel 2011 dopo la scoperta di ricette prescritte ad una persona defunta ed ha evidenziato un traffico illecito di medicinali con il principio attivo di ”somatotropina”, anche ad uso veterinario, comunemente conosciuto come ormone della crescita.
L’organizzazione, pur essendo composta da numerose ”cellule operative” dedite alla distribuzione finale, per l’approvvigionamento dei farmaci faceva capo alla ”cellula” cosentina, in grado di reperirli in farmacie della provincia di Cosenza e successivamente spacciarli ad atleti di palestre di varie regioni, principalmente in Campania, Sicilia, Puglia e Molise, al fine di aumentare le masse muscolari e conseguentemente alterare le prestazioni agonistiche. I farmaci erano somministrati in totale assenza di controllo medico, tanto da risultare pericolosi per la salute.
Per l’acquisto in farmacia, gli indagati usavano ricette mediche sottratte al Servizio sanitario nazionale e successivamente intestate a persone ignare, decedute o conniventi. Con tale sistema venivano acquistate significative quantità di farmaci fra i quali Humatrope, Norditropin Simplexx, Winstrol e Deca-Durabolin.
Secondo l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, la truffa, nel triennio 2011-13, ha avuto un ammontare di circa un milione di euro.

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