Sinopoli. Stazionarie le condizioni del dodicenne ferito nell’incidente stradale

Sinopoli (Reggio Calabria). Perdurando stazionarie le condizioni del dodicenne rimasto ferito in un incidente stradale, i sanitari reggini ne hanno consigliato il ricovero all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Il ragazzo, accompagnato dai genitori già da ieri si trova ricoverato nel nosocomio della città toscana. Il giovane era rimasto coinvolto in un incidente stradale venerdì scorso. La vettura su cui viaggiava, insieme al papà, era volata giù lungo una scarpata per oltre venti metri. Il tremendo impatto con il terreno argilloso, aveva causato al giovane lo spostamento di una costola che andava a premere su un polmone, impedendogli a volte di respirare regolarmente. Quel pomeriggio, padre e figlio si stavano recando a Sinopoli a fare visita alla nonna. Avevano da poco lasciato la loro abitazione a Cosoleto, quando nell’affrontare una delle tante curve che caratterizzano quel tratto dell’ex strada statale 112, priva di gard-rail, il guidatore, per cause ancora in corso d’accertamento, avrebbe perso il controllo del mezzo che andava a precipitare nella sottostante scarpata. In quei frangenti è emerso lo spirito coraggioso del papà del ragazzo che resosi conto delle condizioni del figlio, aiutandosi con mani e piedi si è arrampicato tra le sterpaglie per raggiungere la strada soprastante e chiedere aiuto. Il piccolo è stato trasportato con l’elisoccorso ai Riuniti di Reggio Calabria. Portato in sala rianimazione, il ragazzo ha trascorso una settimana, sedato e monitorato ed anche con la febbre ma mai privo di conoscenza. In quei giorni trascorsi sul lettino della rianimazione, al giovane sono giunti numerosissimi messaggi di auguri da parte dei suoi tantissimi amici, che hanno riempito la sua pagina Facebook, oltre alle continue visite dei parenti e dei compagni di scuola. Insomma, tutti hanno voluto stare vicini al ragazzo e alla sua famiglia. Tutti mettono sotto accusa quella strada obsoleta e priva delle necessarie misure di sicurezza. C’é stato qualcuno, tra gli anziani a ricordare che meno di cinquanta anni addietro, nello stesso posto, aveva perso la vita un agricoltore volato giù a bordo del suo trattore. Qualche altro ha gridato al miracolo, compiuto da S.Rocco, il Santo che si venera ad Acquaro. Tutta la comunità cittadina, prosegue nelle preghiere al pellegrino di Montpellier, affinché il giovane possa guarire completamente, facendogli tornare il suo splendido e dolce sorriso.

Antonio Ligato

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