Brancaleone. L’ultimo viaggio verso casa della badante ucraina assassinata

Brancaleone (Reggio Calabria). Questa mattina la salma della badante ucraina Tetyana Kuropyatnyk, assassinata a Brancaleone il 16 settembre scorso per motivi sessuali da un giovane rom, reo confesso, sarà prelevata dall’obitorio dell’Ospedale di Locri dalla ditta funebre incaricata del servizio per essere trasportata a Kiev (Ucraina), sua città natale. Infatti, alle ore 8 i responsabili della ditta funebre prenderanno contatti col Dottor Antonino Votano, Responsabile dell’Ufficio Anagrafe e Stato Civile del Comune di Brancaleone, al fine del disbrigo delle pratiche necessarie per intraprendere il viaggio. Alle ore 10 si presenteranno presso l’obitorio dell’ospedale di Locri per prelevare la salma e iniziare,così,il cammino verso la terra d’origine della sfortunata donna, una donna modesta, sbarcata a Brancaleone in cerca di un futuro migliore. Per questi motivi, il Comune di Brancaleone, al fine di agevolare il rimpatrio della salma, dopo aver preso contatti con il Consolato Generale Ucraino di Napoli ha stanziato un contributo di € 2.600,00 da versare sul conto dello stesso Consolato. Anche il Responsabile del Movimento Diritti Civili Franco Corbelli, attento e sensibile come sempre, il cui impegno nelle problematiche di natura civile ha valicato i confini nazionali, ha devoluto un contributo di 400,00 euro canalizzato sul conto corrente della Parrocchia San Pietro Apostolo di Brancaleone per concorrere alle spese per il rimpatrio della salma. Il Comune di Brancaleone, al fine di favorire il rimpatrio della salma, aveva deliberato la concessione di un contributo evidenziando, nel corpo della delibera di Giunta Comunale, di interpretare un sentimento di solidarietà collettiva, ritenendo di esprimere un segno tangibile di vicinanza ai congiunti della vittima oggetto del femminicidio. Come si ricorderà, l’assassinio della badante ucraina è stato condannato con fermezza dalla popolazione di Brancaleone e con una fattiva collaborazione con le forze dell’ordine per assicurare alla giustizia l’autore materiale del crimine. E’ stata organizzata una fiaccolata silenziosa con la partecipazione di oltre duemila persone per lanciare messaggi che la gente di Brancaleone rifiuta ogni forma di violenza contro le donne perché è una comunità che vuole vivere all’insegna della legalità e nei valori più alti del rispetto della persona.

Agostino Belcastro

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