Ieri il Pd e il pdl, su proposta del relatore Pagliari del Partito Democratico, hanno bocciato l’emendamento 4.95 al Dl 101/2013 proposto dal senatore Gentile per far passare dal 15 al 50% lo sblocco del turnover nelle Regioni sottoposte al piano di rientro, tra cui la Calabria. Ringraziamo il Movimento 5 Stelle che ha ripreso l’emendamento e lo ha fatto comunque votare in aula ed esprimiamo il nostro sdegno per un altro schiaffo dato ai precari calabresi. Il presidente Scopelliti dovrebbe preoccuparsi di questa faccenda, ma forse pensa di avere già le elezioni in tasca: se è cosi si sbaglia di grosso. Il destino di almeno duemila famiglie calabresi (potenzialmente ventimila elettori, giusto per ricordarlo) viene procrastinato nel tempo, fino a quando non lo sappiamo. Anche il ministro D’Alia che si era detto disponibile a risolvere il problema alla fine non ha fatto nulla. Ora, non resta che un’unica strada: quella di chiedere al Governo di ritirare l’impugnativa sulla legge regionale 12 del 2013, un’impugnativa assurda perché riguarda il personale della legge 296/06. Scopelliti ha l’occasione per dimostrare di tenere a cuore le sorti dei precari: vada da Alfano e Lorenzin, che siedono al Governo grazie al suo impegno ed a quello di Gentile, e chieda loro di battersi affinché venga ritirata l’impugnativa. Altrimenti si assumerà la responsabilità di un fallimento enorme.
Coordinamento precari Sanità di base