Ferruzzano (Reggio Calabria). Un Comune sensibile verso le politiche degli immigrati. E’ il Comune di Ferruzzano, una ridente cittadina della fascia jonica reggina a forte vocazione turistica. Poiché consapevole che il diritto d’asilo nel territorio della Repubblica è un fatto imprescindibile, ha approvato la co-progettazione esecutiva di un programma territoriale di accoglienza integrata da inserire nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati per il triennio 2014-2016. Infatti, il piccolo centro jonico, interpretando alla lettera, come si legge nel dispositivo della delibera sindacale “ che il diritto d’asilo nel territorio della Repubblica è sancito dall’art.10 della Costituzione italiana per i cittadini stranieri ai quali è impedito nel loro paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche, ed anche dalla Convenzione di Ginevra del 1951, ratificata dall’Italia con la legge n.722/1954, che prevede tutela per colui che temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche, si trova fuori del paese d’origine di cui è cittadino e non può o non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di questo paese, nell’ambito dei suoi poteri decisionali e di autonomia ha inteso dare il proprio contributo per una causa che in questo periodo sta assumendo proporzioni molto devastanti e preoccupanti per i numerosi flussi di immigrati che sbarcano sulle coste calabresi e siciliane. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato lo sbraco a Brancaleone, nel mese di settembre scorso, di numerosi cittadini extracomunitari che hanno trovato sistemazione in un albergo cittadino per un certo periodo di tempo. Quì, il grande cuore della gente di Brancaleone ha fatto a gara per fornire loro ogni tipo di sostegno(indumenti, scarpe, cibo, medicinali, giocattoli per bambini, ecc.) al fine di non farli sentire per nulla figli di un Dio minore. Non ultimo il calore umano che ha fatto da cornice in una situazione di grave precarietà fisica e morale. Poiché anche il Comune di Ferruzzano è stato preso d’assalto dagli sbarchi di immigrati, ecco perché è arrivato nella determinazione di istituire un centro finalizzato alla bisogna. Il Centro, se le pratiche burocratiche andranno in porto, sarà ospitato presso la struttura dell’ex edificio della Scuola elementare della frazione Saccuti e potrà accogliere 15 persone singole di sesso maschile. Questo perché, si legge nella delibera “ l’Amministrazione Comunale persegue e favorisce lo scambio interculturale tra e con le etnie presenti nel territorio attraverso iniziative che tengano conto delle diversità in quanto valore di arricchimento e che la nostra città da tempo ha assunto una dimensione multiculturale e multietnica, nella quale si collocano positivamente iniziative rivolte al raggiungimento di obiettivi importanti quali l’accoglienza degli sfollati di guerra richiedenti asilo e dei rifugiati”. Il programma sarà elaborato con il concorso del Centro Italiano Protezione Civile Jonica con sede in Roccella Jonica al fine di presentare la candidatura per la formulazione di interventi di accoglienza, integrazione e tutela per richiedenti asilo, titolari di protezione umanitaria e internazionale e rifugiati a valere sui programmi previsti dal Ministero dell’Interno. Un gesto nobile, quindi, da parte del Comune di Ferruzzano con in testa la “Sindaca” Maria Romeo che, ancora una volta, dà prova di efficienza nelle problematiche che investono il suo territorio.
Agostino Belcastro