Consulenza tecnica d’ufficio. L’Ordine dei Medici ha promosso una giornata di studio con giudici e avvocati

Reggio Calabria. “La consulenza tecnica di ufficio in materia di lavoro e previdenza”: è stato questo il tema di una giornata di studi, promossa dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, che ha visto il susseguirsi, davanti ad una gremita platea, di insigni personalità del mondo delle professioni mediche e forensi. Ad aprire il simposio è stato Antonino Zema, coordinatore della Commissione Formazione ed Aggiornamento dell’ente, che ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa anche al fine “di consentire consulenze adeguate sul piano diagnostico e valutativo sollecitando la collaborazione fra medici, avvocati e magistrati”. Un concetto ripreso da Anna Maria Danaro, consigliere dell’Ordine ed organizzatrice dell’evento.
“Alla luce delle recenti riforme in materia – ha spiegato Anna Maria Danaro – questa iniziativa assume una duplice valenza poiché non solo si approfondiscono degli aspetti basilari sulla consulenza tecnica ma si migliorano le conoscenze in argomento grazie all’apporto prezioso delle altre professionalità intervenute”.
Dopo i saluti della Direttrice dell’Inps, Natalina Cappello, che ha evidenziato l’importanza degli strumenti telematici, è intervenuto il presidente dell’Ordine dei Medici, Pasquale Veneziano che ha rammentato le diverse sinergie esistenti fra tribunali ed ente odinistico.
“Il problema principale – ha affermato Veneziano – è quello che, ancora oggi, è possibile che un oculista possa, di fatto, giudicare un urologo. La medicina difensiva è una piaga che affligge il sistema sanitario con ripercussioni importanti anche sul piano della spesa”.
Il vicepresidente dell’Ordine, Giuseppe Zampogna, moderatore della prima sessione, ha sollecitato un clima di rispetto civile fra i vari partner del processo.
“Fare il ctu – ha ribadito Vincenzo Nociti, segretario dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria – è un compito serio e responsabile che impone, al contempo, di guardare al paziente in maniera globale. E’ importante considerare le necessità del paziente e guardare alle malattie dell’alterazione della percezione per capire se questi è autonomo nella gestione della sua vita quotidiana”.
Sulla medesima linea di pensiero il Responsabile Sanitario Regionale dell’Inps, Giuseppe Siviglia che ha aggiunto come “la madre di tutti i problemi sta nel misero della notevole responsabilità che viene addossata al ctu su una materia che, in precedenza, è stata valutata da diverse commissioni”.
Patrizia Morabito, magistrato coordinatore della sezione lavoro del Tribunale di Reggio Calabria, si è soffermata sul vademecum del consulente spiegando che questo “è il risultato di un processo di confronto fra diverse professionalità che nasce dall’esigenza di migliorare il sistema e fare fronte alle novità in materia che hanno determinato una ulteriore responsabilizzazione dei professionisti che intervengono nel processo previdenziale”.
Giuseppe Licordari, Responsabile del Centro Medico Legale dell’Inps di Reggio Calabria, ha effettuato un’approfondita analisi sulle questioni valutative medico – legali. Le nuove procedure, l’atp ed il nuovo rito sono stati gli argomenti scandagliati da Maria Cristina Mascianà, avvocato. Carmelo De Maio, Responsabile dell’Unità Organizzativa dei Ricorsi Amministrativi ha relazionato su “il portale del Ctu” mentre Graziella Caridi, consulente medico d’ufficio, ha illustrato la procedura di registrazione dei medici nel Registro Generale degli Indirizzi Elettronici. “La rappresentanza in giudizio dell’Inpa in ambito previdenziale ed assistenziale”, invece, è stato il tema dell’intervento di Angela Fazio, avvocato della sede reggina dell’Istituto previdenziale. A moderare le varie fasi della giornata di studio sono intervenuti: Guido Sansotta, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Reggio Calabria, Vincenzo Mellino, Dirigente Medico Legale dell’Inail in città, Pasquale Sapone, Responsabile dell’ambito di Medicina Legale di Reggio Calabria.

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