«Esprimo sincera commozione per l’anniversario della morte di Filippo Ceravolo, assassinato assurdamente il 25 ottobre dell’anno scorso. La scomparsa del ragazzo, un giovane come me, porta a riflettere sul destino dei figli della Calabria». Lo dice la deputata M5S Dalila Nesci, la cui famiglia è originaria di Soriano (Vibo Valentia), città da cui proveniva Filippo, morto a soli 19 anni per una ritorsione diretta invece ad altri. «Filippo non c’entrava nulla», ricorda con indignazione la parlamentare Cinque Stelle, che sottolinea: «Sono vicina alla comunità di Soriano e soprattutto alla famiglia di Filippo, alla quale deve essere assicurata giustizia». «Lo Stato – prosegue la deputata – deve guardare alla Calabria con occhi diversi. Qui è emergenza tutti i giorni, un’emergenza culturale ed economica che sta piegando il popolo calabrese, con il grave rischio che la criminalità rappresenti sempre di più l’alternativa e appaia come l’organizzazione più sicura, come l’unico potere in grado di fornire lavoro, certezze e risposte». Nesci conclude: «La memoria è preziosa. Spero che persone come Filippo, che testimoniano la parte bella e sana della Calabria, preponderante, non siano mai dimenticate. La storia di Filippo valica i confini della nostra terra. Essa racconta una tragedia indescrivibile che mi auguro non si ripeta mai più. Per questo, servirà fermezza dallo Stato e una lunga battaglia culturale, a partire dalle piccole cose, intanto dalla scuola».
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more