Reggio Calabria. Complice la concomitante riunione del Consiglio regionale, complice la situazione politica romana sempre in fermento, fatto sta che il consiglio provinciale aperto tenuto questo pomeriggio davanti al piazzale delle ex officine Omeca, punto nevralgico della vertenza che interessa il futuro di tanti lavoratori della nostra città, è brillato per l’assenza dei big della politica: quella deputazione romana di elezione reggina e regionale cui il presidente Eroi aveva fatto appello all’atto di indire il consiglio. Lo stesso Eroi ha voluto sottolineare la distanza che separa sempre più ormai il piazzale intitolato ai Maestri del Lavoro dai palazzi buoni della politica, tutti colpevoli di “assenza ingiustificabile” eccezion fatta per l’assessore regionale al lavoro Nazzareno Salerno. Nel merito si è discusso del futuro dei lavoratori, la città non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. Si è deciso infine di stilare un documento da portare ai tavoli romani, se la montagna non va a Maometto è Maometto ad andare nella Capitale, per perorare la causa dei lavoratori ex Omeca.
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