Carabiniere libero dal servizio fa arrestare coppia di rumeni per furto in un negozio

Reggio Calabria Ieri pomeriggio i Carabinieri dell’Aliquota radiomobile (diretta dal maresciallo capo Andrea Romano con il coordinamento del tenente Antonio Di Mauro) della Compagnia di Reggio Calabria (diretta dal maggiore Pantaleone Grimaldi) sono intervenuti in pieno centro, sul corso Garibaldi, all’interno di un negozio di articoli da regalo dove due persone avevano appena perpetrato un furto. L’intervento coordinato dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale, era stato richiesto da un Carabiniere libero dal servizio il quale, mentre stava passeggiando per le strade del centro, si è accorto che in un negozio vi era una gran confusione. In un primo momento era sembrato un normale diverbio scaturito tra alcuni clienti e le commesse del negozio. Avvicinandosi ulteriormente, il militare ha compreso che si trattava di un furto in atto messo in opera da parte di una coppia di stranieri i quali rivolgevano frasi dal contenuto minaccioso contro la commessa che aveva avuto l’ardire di bloccarli sulla soglia dell’ingresso poiché era scattato il sistema antitaccheggio.
Il militare, qualificatosi come Carabiniere, ha chiesto alla coppia straniera di calmarsi e riconsegnare quanto asportato. Da un controllo effettuato è emerso che i due avevano asportato dei portamonete prelevati dagli scaffali del negozio ed occultati ingenuamente all’interno della borsa della donna con l’intento di celarli alla vista della commessa. L’uomo alla vista del tesserino di riconoscimento, vistosi oramai incastrato e senza via di uscita si è scagliato contro il militare, il quale lo ha bloccato chiedendo l’intervento dei colleghi. Nel giro di pochi secondi è sopraggiunta sul posto un’autoradio dell’Aliquota Radiomobile che ha provveduto a bloccare i due stranieri, che sono stati identificati in: Cornel Asan Costante, trentatreenne rumeno, senza fissa dimora con molteplici precedenti specifici; Gheorghe Anisoara, ventinovenne rumena, senza fissa dimora, anch’ella con molteplici precedenti specifici; e tratti in arresto in flagranza di reato con l’accusa di tentato furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso della perquisizione personale dell’uomo, è stata rinvenuta anche una pinza-tronchese che, assimilabile ad uno strumento di effrazione, è stata sottoposta a sequestro.

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